Ecco perché il 'Teroldego' si sposa con 'Rotaliano'
Appuntamento venerdì alle 9.30 alla Cantina Rotaliana di Mezzolombardo. Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario Paolo Scarpa Bonazza Buora e il presidente della giunta Lorenzo Dellai.
Difendere il Teroldego in quanto vitigno autoctono e quindi testimonianza tangibile della cultura della comunità. Il vitigno emblematico per il Trentino torna così ad essere il tema centrale di un convegno organizzato dalla Cantina Rotaliana di Mezzolombardo dal titolo "Teroldego: un autoctono esemplare".
La vera sfida del convegno sarà cercare di capire come proteggere quel legame indissolubile che si stabilisce tra i vitigni antichi e il territorio che li ha generati, tenendo presente la forte riconoscibilità storico-culturale che ne caratterizza il successo.
E per farlo si confronteranno esperti in diversi campi: storici, alimentaristi, ricercatori di genetica e professionisti del marketing.
Nel corso degli anni, infatti, sono molto cambiati sia i modi di coltivazione che le aspettative da parte del consumatore nei confronti della qualità del vino. Durante il convegno si parlerà quindi delle origini genetiche del vitigno, della sua storia e delle ipotesi del viaggio che ha affrontato per giungere fino alla Piana Rotaliana. Grazie all'intervento di esperti verranno presentate inoltre le particolari proprietà nutrizionali di questo vino e le strategie di comunicazione e marketing più opportune per aiutare un vitigno antico come il Teroldego a vincere la sfida con i vitigni cosiddetti internazionali.
Gli interventi avranno luogo.
La giornata sarà aperta da Carlo Malfatti, presidente della Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, Rodolfo Borga, sindaco del Comune di Mezzolombardo, Tiziano Mellarini, assessore all'agricoltura, al commercio e al turismo della Provincia. Seguiranno gli interventi di Attilio Scienza dell'Università degli Studi di Milano, che presenterà un'ipotesi antropologica sull'origine dei vitigni europei, Giuseppe Ambrosio, capo dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi del Ministero delle politiche agricole e forestali, che presenterà le iniziative per la protezione e la valorizzazione dei vitigni autoctoni italiani, Italo Roncador e Stella Grando dell'Istituto agrario S. Michele all'Adige, che parleranno dell'origine del Teroldego Rotaliano e dei suoi probabili legami genetici, Fulvio Mattivi dell'Istituto agrario S. Michele all'Adige, che tratterà delle proprietà enologiche e nutrizionali dei vini, e Riccardo Pastore, esperto in formazione e promozione dell'Agriprojects che parlerà di marketing territoriale e marketing vitivinicolo. La conclusione del convegno sarà affidata a Paolo Scarpa Bonazza Buora, sottosegretario del Ministero delle politiche agricole e forestali, e a Lorenzo Dellai, presidente della Provincia.
organizzazione: Federazione Trentina delle Cooperative