Effetto notte

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2009/2010

Francia, 1973
Titolo originale: La nuit américaine
Genere: commedia
Durata: 115'
Regia: François Truffaut
Interpreti: Jacqueline Bisset, François Truffaut, Valentina Cortese, Jean-Pierre Aumont, Alexandra Stewart
Produzione: Les Films du Carrosse, Pecf (Parigi)/Pic (Roma)
Distribuzione: Cineteca Griffith - Collettivo dell’Immagine
Montaggio: Yann Dedet
Scenografia: Damien Lanfranchi
Fotografia Pierre William Glenn
Musiche Georges Delerue

A Nizza, negli stabilimenti di La Vittorine, il regista Ferrand (interpretato dallo stesso Truffaut) gira Vi presento Pamela. Dal primo all’ultimo giorno delle riprese ogni genere di difficoltà si abbatte sulla troupe, persino il copione deve subire clamorose modifiche per la morte di uno dei protagonisti. I problemi della lavorazione si alternano con i rapporti personali tra i vari componenti della “troupe” e con la storia del film nel film. Ma tante difficoltà finiscono per legare i componenti con sincera amicizia e, quando finalmente anche l’ultima scena viene girata, ognuno riprende la propria strada con nostalgia e rammarico.
Il titolo si riferisce a una tecnica cinematografica, definita appunto “effetto notte”, secondo la quale una ripresa fatta in piena luce viene resa perfettamente oscura grazie all’inserimento di un filtro blu davanti all’obbiettivo.
A livello aneddotico l’opera non risponde tanto alla domanda «come si gira un film?», ma a quella «come gira Truffaut i suoi film?». Traboccante di amore per il cinema - che nell’autore coincide con l’amore per la vita - è una sintesi felice dei temi e dei modi che attraversano i suoi 12 film precedenti. Pur costruito su incastri e incroci, ricco di citazioni, autocitazioni, allusioni, è un film che viaggia come un treno nella notte. Un successo internazionale. Oscar per il miglior film straniero e tre nomination: sceneggiatura, regia e attrice non protagonista (Valentina Cortese).
Una curiosità: l’idea di far portare un apparecchio acustico al suo personaggio servì a François Truffaut per distanziarsi da se stesso e recitare una parte: per non essere più un regista, ma un attore che interpretava un regista.

con il sostegno di Eurobrico


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"