El ciacolon imprudente

Teatro

Sipario d'Oro 2012
Circuito

La Barcaccia
El ciacolon imprudente
ovvero il contrattempo
di Carlo Goldoni
con Laura Benassù, Kety Mazzi, Roberto Puliero, Alessandra Ionta, Michele Matrella, Michela Zanetti, Davide Valieri, Franco Cappa, Marco Consolati
regia di Roberto Puliero

Lo spettacolo è il risultato della preziosa operazione di riscoperta e restauro d’un poco noto testo goldoniano: “Il contrattempo, ovvero il chiacchierone imprudente”, qui ribattezzato “ciacolon” in ossequio al linguaggio prediletto dall’Autore. La commedia è del 1753 e manifesta i segni della già affermata Riforma: i protagonisti conservano i nomi tipici della Commedia dell’Arte (Pantalone, Brighella, Corallina…), ma hanno abbandonato la maschera,per volgersi a realizzare il progetto goldoniano d’un teatro “ad imitazione della natura”. E la commedia si segnala, allora, per la contemporanea presenza di personaggi sapientemente approfonditi che Goldoni sembra divertirsi a riproporre, da altre sue opere, inserendoli in nuovi contesti, costringendoli a nuovi confronti o conflitti.
Il “ciacolon” del titolo è imparentato al “Bugiardo” nato solo tre anni prima, sostituendone le“spiritose invenzioni”con buffe smanie d’apparire e bizzarre vanterie. Beatrice è una delle giovani vedove cui anche nella vita il gaudente Goldoni andava dedicando le sue attenzioni.
Con la lingua sciolta e trascinante vivacità, la assiste la fedele Corallina, mirabile rappresentante dei personaggi femminili del teatro goldoniano, capaci orgogliosamente di tener testa all’uomo e fianco ai rappresentanti d’una nobiltà senza più smalto. È in questo variegato mondo femminile che irrompe dalla scena la tenera Rosaura in un ruolo affatto singolare. Ma, su tutti, l’Autore porta a imporsi il suo Pantalone apportatore di saggezza e perbenismo, pronto a combattere col buonsenso antico le bizzarrie dei tempi nuovi, e quindi a incarnare quegl’ideali della borghesia di cui Goldoni era diventato il più convinto ideologo.
«I libri su cui ho più meditato - egli scriveva - sono il Mondo e il Teatro ». E teatro e vita, finzione e realtà, ancora una volta si confondono all’interno d’una trama leggera di trascinante divertimento, ove l’Autore incanala il fiume di personaggi che gli urgono alla mente nella creazione delle sue commedie…«per le quali non mancheranno mai argomenti, fino a che dura il Mondo».