Eugenio Finardi in concerto

Musica

Cantante, autore, chitarrista e pianista Eugenio Finardi è nato a Milano nel 1952. Fin da bambino mostra uno spiccato talento per la musica tanto che a 9 anni incide il suo primo disco: una canzone per bambini "Palloncino rosso fuoco". Due anni più tardi partecipa all'incisione di due raccolte: una di canzoni natalizie e una di canzoni tradizionali americane. Negli anni 60 Finardi inizia a muoversi con personaggi come Alberto Camerini e Walter Calloni, con cui forma Il Pacco e si esibisce spesso nel nord Italia. Nei primi anni 70 Finardi entra in contatto con Claudio Rocchi, gli Stormy Six e inizia a collaborare con loro e con altri come session man facendosi contemporaneamente notare come cantante. Con il Pacco è uno dei protagonisti del Festival di Re Nudo a Zerbo.
Nel '72 firma il suo primo contratto discografico con la casa discografica fondata da Battisti e Mogol, Numero Uno, pubblica un 45 giri con due brani in inglese "Hard Rock Honey" & "Spasey Stacey". Quando Demetrio Stratos fonda gli AREA e passa alla Cramps di Gianni Sassi, vuole con sé anche Finardi, e con questa etichetta realizza nel 1975 il suo primo album, "Non gettare alcun oggetto dai finestrini", un disco rock italiano che si distacca dalla corrente produzione in quanto unisce l'arte dello scrivere canzoni con il rock, non puntando, insomma, sul genere progressive che dominava la scena del rock italiano di allora. Con l'uscita del disco iniziano anche le tournèe: la prima come supporto di Fabrizio De Andrè, che per la prima volta si impegna in un lungo tour italiano, la seconda, assieme a Lucio Fabbri, come supporto alla PFM.
Che Finardi fosse un "cantautore" piuttosto particolare e personale viene confermato l'anno seguente con la pubblicazione di Sugo l'album che lo porta al successo, soprattutto in virtù di una canzone, "Musica ribelle".
Nel 77 esce DIESEL, un vero capolavoro di rock forte e impegnato che fotografa una realtà tutta italiana in canzoni semplici e dirette, appassionate e vivaci come era la vita di Finardi all'epoca, costantemente in tour, sempre alla ricerca di nuove sonorità, pronto ad allargare il campo del suo intervento musicale anche a elementi come il jazz e la fusion, il funky e la musica nera. Il 78 è un anno di cambiamenti, il più importante dei quali è la collaborazione con il gruppo Crisalide, (Cerri, Spina, Vitolo, Ninzatti) che contribuiscono in maniera determinante alla realizzazione dell'album BLITZ che contiene l'indimenticabile "Extraterrestre" e del seguente ROCCANDO ROLLANDO del 79. Si "ritira" poi a Carimate, abbandonando Milano e le sue tensioni, per lavorare attorno al Castello, uno studio di registrazione e centro di produzione che raccoglieva molti musicisti italiani dell'epoca. Nel 1981, dopo una permanenza a Londra , Finardi torna a Carimate con nuove idee e il progetto di un disco in inglese che viene realizzato al Castello. Nello stesso anno il suo contratto viene rilevato dalla Fonit Cetra, alla quale il progetto del disco in inglese non interessa: Finardi allora, con la collaborazione di Valerio Negrini, traduce in italiano parte dei testi del disco e realizza l'album FINARDI. Il vecchio progetto però non scompare e nel 1982 viene pubblicato con il titolo di SECRET STREETS
Nel 1982 diventa padre e anche questo avvenimento, in qualche modo, influenza le canzoni dell'album DAL BLU del 1983, un disco concepito tutto su di un Fairlight, un album dolce e intimo che mette completamente a fuoco l'altra anima della musica del cantautore milanese: non solo rocker d'assalto, ma anche raffinato autore di ballate personalissime come "Le ragazze di Osaka" e "Amore Diverso".

Tornato ad esibirsi in concerto, Finardi pubblica nel 1984 il disco live STRADE e nel 1985 COLPI DI FULMINE album che contiene il singolo "Vorrei svegliarti", che presenta, suo malgrado, al Festival di Sanremo. È il periodo più "confuso" della sua vita artistica e personale: lontano per vocazione musicale dalle tendenze che vanno per la maggiore sul mercato, Finardi si sente uno "straniero" in un decennio che sembra amare solo la superficialità e l'apparenza. Così l'anno successivo parte per gli Stati Uniti dove rimane per oltre sei mesi.
Al suo ritorno, nell'87, si mette al lavoro per l'album che costituisce una svolta nella sua carriera DOLCE ITALIA ricco di nuove sonorità, e segnato dall'inizio della collaborazione con Vittorio Cosma, co-produttore anche dell'album seguente IL VENTO DI ELORA dell'89, dove questa ricerca diventa più completa e precisa. Nel novembre del 90 esce LA FORZA DELL'AMORE disco che segna la fine della collaborazione con la Fonit Cetra e l'inizio di quella con la Wea. L'album nelle parole dello stesso Finardi, è "una raccolta di sogni": dieci suoi vecchi celebri brani suonati e prodotti come avrebbe sempre voluto fare, più l'interpretazione di "Una notte in Italia", di Ivano Fossati (assieme al quale incide anche "Musica Ribelle"). Nel 91 incide MILLENNIO un disco intenso e profondo, di grande tessitura sonora e i cui testi testimoniano la voglia di Eugenio di misurarsi con temi sempre più vasti ed emozionali. Nella primavera del '92 "Millennio" diventa un tour con alla ritmica Faso e Christian Meyer delle Storie Tese. Per tre anni Finardi girerà l'Italia in trio con Francesco Saverio Porciello alle chitarre e, al pianoforte, Alberto Tafuri e, più tardi, Fabio Perversi interpretando in questa chiave le sue composizioni ma anche molte delle pietre miliari della sua educazione musicale e sentimentale come "The wind cries Mary" di Jimi Hendrix o "Jamaica farewell" di Harry Belafonte, non disdegnando di cimentarsi persino con il Mozart di "Deh vieni alla finestra" o con la napoletanissima "Te voglio bene assai". ACUSTICA diventerà un album nel 1993, aprendo con "Le donne di Atene" dove Finardi traduce in italiano un meraviglioso pezzo di Chico Buarque de Hollanda. Questa interpretazione porterà all'incisione, per il Club Tenco, di due brani del cantautore russo Vladimir Vysotskij che verranno pubblicati nel CD IL VOLO DI VOLODJA e, l'anno seguente, di "Lo sai" traduzione di "Ya ves" di Pablo Milanes per l'album "Omaggio" dedicato al grande cantautore cubano. In questo periodo di profonda ricerca musicale e personale Eugenio incide, in trio, una intensa e vibrante versione de "I giardini di Marzo" di Lucio Battisti, pubblicata nella raccolta "Innocenti evasioni". Nei primi mesi del '96 Finardi è a New York negli studi Power Station per incidere OCCHI con alcuni tra i session men più quotati. Prodotto insieme a Mino Cinelu è un album ricco di ballate struggenti tra le quali spiccano "Con questi occhi", "Un uomo" e "Uno di noi" cover di "One of us" di Joan Osborne tradotta di getto durante un concerto della cantautrice al Roseland Theatre di New York. Segue una lunga e fortunata tournèe e, dopo un anno di intensa attivita compositiva e di studio delle nuove tecniche di campionamento digitale, l'incisione alla Fonoprint di Bologna dell'energetico ACCADUEO che vede alla batteria il grandissimo Vinnie Colaiuta e la partecipazione, in un brano, di Lucio Dalla al sax soprano. Uscito nell'autunno del '98 "Accadueo" verrà ristampato nella primavera '99 con l'aggiunta di "Amami Lara" presentata con successo al Festival di Sanremo.
Nel 2001, in chiusura di contratto, la Wea pubblica la compilation LA FORZA DELL'AMORE 2 e Eugenio Finardi entra nell'etichetta Edel.


organizzazione: Associazione Nota Bene