Eugenio Prati (1842-1907)
Lassociazione CASTEL IVANO INCONTRI
in collaborazione con
Provincia Autonoma di Trento, Comune di Ivano Fracena, Comune di Villa Agnedo, Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino, Sistema Culturale della Valsugana Orientale, Croxarie, Bim Brenta, Cassa Rurale Centro Valsugana, Finvals
presenta
Eugenio Prati (1842-1907)
Antologica nel centenario della scomparsa
Eugenio Prati, assieme a Giovanni Segantini e a Bartolomeo Bezzi, è considerato uno degli artisti trentini più importanti dellOttocento. Alle sue opere, nel centenario della scomparsa, è dedicata lAntologica che sarà ospitata nelle sale di Castel Ivano. In mostra una cinquantina di quadri di significativo valore storico-artistico, alcuni dei quali inediti, che attestano la validità di Prati e permettono al pubblico di ripercorre le principali tappe creative di questo artista attivo a Venezia, a Firenze e in vari luoghi del Trentino ed in particolare in Valsugana.
Non solo una mostra ma una preziosa occasione per conoscere in modo approfondito ed esauriente la figura di Eugenio Prati: pittore, protagonista, assieme a Giovanni Segantini e a Bartolomeo Bezzi della triade degli artisti trentini più importanti dell'Ottocento.
In mostra una cinquantina di quadri di significativo valore storico-artistico, alcuni dei quali inediti, che attestano la validità di Prati e permettono al pubblico di ripercorre le principali tappe dell'iter compiuto da questo artista attivo a Venezia, a Firenze e in vari luoghi del Trentino, in particolare in Valsugana, la sua valle.
Un artista originale che prese spunto da varie correnti artistiche del secondo Ottocento, Scapigliatura, pittura di macchia, Divisionismo, Simbolismo, senza aderire ad alcuna di esse e sviluppando uno stile alquanto personale con il quale divenne il narratore del realismo trentino.
L'esposizione è suddivisa in sette sezioni che corrispondono ai temi principali affrontati da Eugenio Prati nella sua carriera:
· soggetti storici
· scene di genere di vita quotidiana della Valsugana e del Tesino
· paesaggi trentini
· vedute di Venezia
· simbolismo mistico e religioso
· ritratti di noti personaggi trentini
· nature morte
Nell'ambito di questo evento viene presentata una monografia su Eugenio Prati dal titolo: "Eugenio Prati. Il pittore che narrò la vita trentina dell'Ottocento" a cura di Elisabetta Staudacher, presentata da Fiorenzo Degasperi e edita dal circolo culturale Croxarie di Strigno in Valsugana. La pubblicazione consiste in un'ampia biografia con approfondimenti storico-critici riguardanti l'arte di Prati, una sezione dedicata a vari carteggi, lettere e cartoline inviati e ricevuti da Prati, che permettono di ricostruire il vivace ambiente culturale trentino di fine Ottocento frequentato dal pittore, apparati bibliografici ed espositivi che offrono a studiosi e amatori interessanti aggiornamenti sul pittore.
La mostra di Castel Ivano, unica mostra personale di Eugenio Prati in programma nell'anno 2007, è inserita nel calendario di iniziative indette da altri comuni della Valsugana - Comune di Villa Agnedo, di Caldonazzo e di Borgo Valsugana organizzate nell'ambito delle celebrazioni del Centenario della scomparsa di Eugenio Prati.
L'evento curato da Elisabetta Staudacher si avvale del contributo del Comitato Scientifico composto da:
· Laura Dal Prà, Soprintendente dei Beni Storico Artistici della Provincia di Trento
· Elvio Mich, Soprintendenza dei Beni Storico Artistici della Provincia di Trento
· Roberto Perini, Soprintendenza dei Beni Storico Artistici della Provincia di Trento
· Alessandra Tiddia, Responsabile delle Raccolte dell'Ottocento del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
· Elisabetta Staudacher, storica d'arte, studiosa del pittore e autrice delle ultime pubblicazioni su Prati.
Molti i musei, le istituzioni, le gallerie d'arte e importanti collezioni private che hanno concesso prestiti per la realizzazione dell'esposizione.
Eugenio Prati (1842-1907)
Eugenio Prati nacque a Caldonazzo nel 1842, studiò all'Accademia di Belle Arti di Venezia e si specializzò a Firenze, allora capitale del Regno Italiano, grazie al sostegno di alcuni mecenati trentini, in primis del barone don Giovanni a Prato.
Nel 1879 rientrò in Trentino, terra con la quale non recise mai i contatti e si sposò con una giovane di Villa Agnedo, villaggio della Valsugana dove si trasferì nel 1880 dedicandosi alla raffigurazione di quella che era la vita quotidiana di contadini e pastori della valle e del vicino Tesino. Nei suoi quadri dipinse più volte anche Castel Ivano sede della mostra. Questo maniero di origine longobarda sorge infatti sulla collina alle spalle di Villa Agnedo e fu un luogo amato e più volte frequentato da Prati, ospite, assieme a celebri personaggi, quali Richard Wagner ed Eleonora Duse, dei conti Wolkenstein, proprietari del castello.
Nel 1893 Prati e la sua famiglia lasciarono Agnedo per Trento. Nel capoluogo trentino il pittore aprì una piccola scuola di pittura e intensificò i rapporti intrapresi fin dagli anni Settanta con alcuni intellettuali e artisti giunti in città da varie parti d'Italia. Assiduo frequentatore del salotto della baronessa Giulia Turco Turcati, considerato uno dei più vivaci dell'ambiente culturale trentino, Prati fu amico e insegnante del marito della baronessa, il musicista e compositore Raffaello Lazzari. Si spense l'8 marzo 1907 all'età di sessantacinque anni nel suo paese d'origine.
Artista originale, prese spunto da varie correnti artistiche del secondo Ottocento, Scapigliatura, pittura di macchia, Divisionismo, Simbolismo, senza aderire ad alcuna di esse e sviluppando uno stile alquanto personale con il quale divenne il narratore del realismo trentino. Numerose furono le esposizioni nazionali e internazionali a cui prese parte distinguendosi con opere che ricevettero premi ed elogi dalla critica e che vennero acquistate per importanti istituzioni e collezioni private. Alcune di queste, tra le quali si segnalano Ancora un momento e Da Massaua, presentati all'Esposizione Nazionale di Venezia del 1887, Primi fiori a Venezia, esposto tra il 1892 e il 1898 alle mostre di Genova, Chicago, Berlino, San Pietroburgo, il Ritratto di Maria Sardagna Thun, delle collezioni di Sigismondo Thun, la Veduta di Passo Buole, del Museo Civico di Ala, sono oggi esposte per la prima volta in una mostra dedicata a Prati.
Per la realizzazione dell'esposizione si sono ottenuti prestiti da parte musei, istituzioni, gallerie d'arte e importanti collezioni private:
Mart, Museo d'arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Museo del Buonconsiglio, Trento
Museo Storico in Trento, Trento
Museo Civico di Ala
Comune di Pergine Valsugana
Itas Assicurazioni, Trento
Cassa Rurale di Caldonazzo
Provincia di Milano
Galleria d'arte Dusatti, Rovereto
Galleria d'Arte Enrico, Milano
organizzazione: Associazione Castel Ivano Incontri