Eugenio Prati poeta della spiritualità

Convegno

Presentazione del libro di Alberto Pattini
A cura dell'Associazione Culturale Corte Trapp

Alberto Pattini, Eugenio Prati poeta della spiritualità. Elenco delle opere, Target's new line, 2007

Questa monografia, presentata dall’Arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan, è pubblicata in occasione delle celebrazioni del centenario della scomparsa di Eugenio Prati (1842-1907); percorre la vita umana ed artistica, presentando infine una dettagliata ed aggiornata catalogazione di 528 opere di cui 493 ad olio, acquerello, tempera, pastello, matita, carboncino e china e 35 litografie. Eugenio Prati partecipa al realismo veneto assieme ai suoi compagni di studio all’Accademia Giacomo Favretto, Guglielmo Ciardi, Luigi Nono e apprende gli influssi, soprattutto nei colori tenui e caldi, dei macchiaioli toscani Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e Silvestro Lega che conosce nei tredici anni trascorsi a Firenze; viene ispirato dalla pittura dei fratelli Induno e della scapigliatura milanese di Tranquillo Cremona, compagno di studi a Venezia e di Daniele Ranzoni, riuscendo a liberarsi da queste molteplici influenze ed ad individuare un linguaggio pittorico personale che conquista molto il pubblico e la critica dell’epoca proprio per la sua originalità nella varietà d’ispirazioni che raccoglie e che poi rinnova. I migliori critici dell’arte a livello italiano di fine Ottocento da Chirtani a Fontana, da Paoletti a Grubicy gli riservano notevoli apprezzamenti e lo giudicano tra i migliori protagonisti dell’arte contemporanea italiana.