Eva

Teatro

Buio in sala

Compagnia Elicona
Eva
regia Gianni Masella
con Mariella Speranza e Gianni Masella
Liberamente tratto dal “Diario di Eva” di Mark Twain
La Voce di Adamo Alberto Giusta
Musiche Originali Bruno Coli

«Ho viaggiato molto, ho visto e conosciuto tante cose. Ho fatto scoperte, ho inventato e sperimentato. Ho provato il dolore. Ho conosciuto la paura… e l’amore!».
Un viaggio, semplicemente. Un incontro strano, affascinante, pieno di meraviglia e di stupore.
Dal racconto di Twain, una figura attuale, moderna, piena del senso della vita, di quella vita che lei stessa scopre giorno per giorno.
Gianni Masella

Eva è il titolo che abbiamo voluto dare al nostro racconto. Eva, la prima donna, una sorta di dea?, che inizia il suo percorso di consapevolezza nel paradiso terrestre e, mangiando la mela dell’albero della conoscenza, si spinge ben oltre l’eden. Eva, tratta dalla costola di Adamo, osso che ricorda una semiluna, archetipo della luna, la mente individuale, esperimento consapevole. Eva, fatta a sua volta di polvere di cielo, abitando una specie di spazio meraviglioso o terra di nessuno, si scopre, si sperimenta, racconta ed omette. E il racconto del diario di Eva di Mark Twain, così leggero, attuale, ironico e primitivo che ci ha spinto a questo.
Mariella Speranza

Semplicità e astrazione. Una “scenografia sonora” Ho pensato potesse essere divertente utilizzare suoni che all'ascolto immediato suggerissero l'atmosfera dell'America dei tempi dello scrittore. Un banjo, un'armonica a bocca, quasi come in un film western, e anche un pianoforte un po' scordato, da saloon. Questo per suggerire la dimensione "quotidiana". La musica suonata da questi strumenti, e che si sente nella sua completezza nei momenti finali dello spettacolo, è però, almeno nelle intenzioni, un tema che cerca di trasmettere una struggente tenerezza, quasi quasi un po' di nostalgia per un paradiso impossibile. Nel corso dello spettacolo si possono ascoltare in vari momenti "brandelli" tematici della musica finale, assemblati a volte in modo imprevedibile e inconsueto e registrati con molto riverbero, allo scopo di allontanarsi dal realismo e suggerire quindi l'altra dimensione, quella trascendentale, metafisica.
Bruno Coli


organizzazione: Compagnia Teatrale di Pergine - in collaborazione con Comune di Pergine Valsugana, Teatro delle Garberie, Ariateatro