Fas et nefas

Musica

Canti e ballate medievali (da: “Carmina Burana” sec. XI-XII, “Cantigas de Santa Maria” sec. XIII, “Llibre Vermell de Montserrat” sec. XIV) e letture di leggende e storie sul castello, Shakespeare, Goethe.

Con:
“CORO ANTHEA” e “KÒDROS ORCHESTRA” (Cristina Broccardo ghironda/tastiera, Javier Spinella traversiere e tromba, Francesco Bendetti e Giuseppe Canali percussioni e corno, Lucio Simonetti chitarre e percussioni); Claudia Marzari narratrice, Quinto Canali narratore e direttore.

Organizza: “CORO ANTHEA” in collaborazione con l’associazione “La Colonnina” e sponsor privati.

Il Castello di Dosso Maggiore a Brentonico (TN) si raggiunge a piedi in 5 minuti dal parcheggio del campo sportivo di S. Caterina.
Al termine della manifestazione “Elisir e ‘fugazza’ di San Giovanni” appositamente ideati con prodotti naturali del Monte Baldo. Ingresso libero.

Sabato 21 giugno 2014 a partire dalle ore 22.00 tornerà a rivivere, dopo quasi 350 anni, il Castello di Dosso Maggiore a Brentonico, o, più realisticamente, i pochi ruderi rimasti che lo testimoniano. Il “Coro Anthea”, in collaborazione con l’associazione ”La Colonnina” e con il supporto di alcuni sponsor privati, ha voluto organizzare sull’area uno spettacolo che porta il titolo di “Fas et nefas”, canti e ballate medievali con letture di leggende e storie della tradizione orale locale, Shakespeare e Goethe. La dozzina di canti che saranno eseguiti arrivano dritti dritti dal pieno medioevo; si tratta di alcune versioni originali, in ispirazione alle ricerche della musicologa medievalista Bettina Hoffman, dei “Carmina Burana” (“Fas et nefas”, “Tempus transit gelidum”, “Omnia sol temperat”, “Bacche bene veniens”, “In taberna”, “Ave nobilis”, “Confessio Goliae”, ) e di altri brani dalle “Cantigas deSanta Maria” e del “Llibre Vermell de Montserrat”. Per l’occasione il “Coro Anthea” sarà affiancato dalla “Kòdros Orchestra”: Cristina Broccardo ghironda/tastiera, Javier Spinella traversiere e tromba, Francesco Bendetti e Giuseppe Canali percussioni e corno, Lucio Simonetti chitarre e percussioni, con Claudia Marzari narratrice e Quinto Canali narratore e direttore.
Il Castello di Dosso Maggiore a Brentonico (TN) si raggiunge a piedi in 5 minuti dal parcheggio del campo sportivo di S. Caterina. Al termine della manifestazione “Elisir e ‘fugazza’ di San Giovanni” appositamente ideati con prodotti naturali del Monte Baldo. Ingresso libero.

Le ipotesi relative all’origine del Castello di Dosso Maggiore a Brentonico (TN) sono inesauribili; vale considerare le citazioni di Paolo Diacono, evocatore dell´invasione dei Franchi (590) e dei Longobardi, ma, ancora prima, c´è chi pensa alla "ars" pre romana, al castelliere retico. Le date cominciano a farsi certe dal XIII secolo quando, sotto i Castelbarco, il castello iniziò a ricalcare le vicende comuni a quest´area meridionale del Principato di Trento, diventando per lungo tempo sede amministrativa, e del Capitanato di Giustizia, dei Quattro Vicariati. Da segnalare la sua felice posizione di feudo sotto i nobili Madruzzo. Il castello fu abbandonato verso la fine della seconda metà del ‘600; in seguito, prima le truppe del Generale Vendôme che lo spogliarono e lo diedero alle fiamme, poi la popolazione locale che ne approfittò per secoli a fini edilizi, nonché i trinceramenti della Grande Guerra, lo ridussero ai pochi ruderi ancora visibili, benché nascosti dalla invadente vegetazione. Attualmente la proprietà dell’area risulta privata ed affrancabile agli eredi dei Castelbarco.

DIDASCALIA IMMAGINI:
Il Castello di Dosso Maggiore a Brentonico (TN) in una espressiva “punta d’argento” eseguita da Johanna von Isser Grossruba
Il Castello di Dosso Maggiore a Brentonico (TN) in una ricostruzione verosimile di Roberto Avanzini elaborata nel 1996 sui ddati di perizia archeometrica e da anrichi disegni


organizzazione: Coro Anthea in collaborazione con associazione La Colonnina e sponsor privati