Faust

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2008/2009
La Grande Prosa

Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno
Faust
di Johann Wolfgang Goethe
traduzione Dario Del Corno
adattamento e versione teatrale Dario del Corno e Glauco Mauri
regia Glauco Mauri
scene Mauro Carosi
costumi Odette Nicoletti
musiche Germano Mazzocchetti
con Glauco Mauri, Roberto Sturno

Il personaggio simbolo dell'anima moderna

Il Faust è l’opera più famosa di Goethe, l’opera della sua vita: dai primi frammenti al termine della seconda definitiva stesura, nel 1832, passarono 60 anni. Decenni in cui si susseguono varie versioni, anni di febbrile lavoro e decenni di interruzioni, in cui Goethe è distratto da altri progetti.

Il Faust di Goethe è uno scienziato, insoddisfatto dei limiti del sapere umano che, ormai vecchio, viene tentato dal demonio Mefistofele. Gli vende la propria anima in cambio di giovinezza, sapienza e potere. Ora Faust, onnipotente, può disporre delle sorti altrui: porta alla follia e alla morte una povera fanciulla, Margherita; poi inizia a esercitare la sua diabolica influenza presso le corti principesche del gran mondo. E benché tutto sembri congiurare contro la salvezza dell’anima di Faust, la pietà divina riconosce il desiderio di bene che è stato all’origine di tutti i suoi peccati: la stessa Margherita interviene per Faust, simbolo ormai dell’umanità stessa e del suo cammino verso la redenzione. Goethe non vede in Faust il grande peccatore da punire ma il rappresentante dell’umanità, della sua insofferenza per i limiti della coscienza e del tentativo di superarli. È questa per Goethe la “più nobile delle aspirazioni dell’uomo”.
Lo spettacolo offerto da due grandi attori quali Glauco Mauri e Roberto Sturno, che tornano a Bolzano dopo qualche anno di assenza, è orchestrato su un registro interpretativo superbo: ogni tessera della vicenda di Faust segue ritmi di un gioco scenico preciso e intransigente, senza cadute di tono e sempre intrigante, con battute a volte fra il gustoso e l’ironico.

Ad entrambi i protagonisti è concesso il brivido di recitare nei panni del dottore che vende l’anima al demonio per amore di conoscenza e sete di potere e in quelli, appunto, di Mefistofele.
E se il Faust anziano di Glauco Mauri, che apre e chiude la vicenda, indugia maggiormente su toni più sommessi ed introspettivi, il ringiovanito demonio interpretato da Roberto Sturno s’agita freneticamente, iperloquace e a tratti spaccone, quasi sincopato nei movimenti e nella parola, evidenziando efficacemente l’incessante rovello d’onnipotenza del personaggio; ammiccante, il Faust maligno di Glauco Mauri sfodera al contrario modi suadenti e compassati, non di rado contrassegnati da irresistibili accenti di gigionesca ruffianeria.

Insomma due grandi mattatori, che da tempo ormai fanno compagnia insieme riscuotendo sempre unanimi successi di pubblico e di critica, due ottimi interpreti in grado di trascinare il pubblico in una delle storie più belle mai scritte dall’umanità.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30