«Feuer!». I grandi rastrellamenti antipartigiani dell'estate 1944 tra Veneto e Trentino
Dopo esser stata ospitata a Maso Spilzi di Folgaria (1° agosto - 20 settembre 2010) e a Palazzo Fogazzaro di Schio (9 aprile - 1° maggio 2011) approda ora alle Gallerie di Piedicastello la mostra «Feuer!» I grandi rastrellamenti antipartigiani dell'estate 1944 tra Veneto e Trentino
Tramite un percorso fotografico e cartografico sono state messe in risalto le diverse formazioni partigiane attive e operanti nellestate 1944. Contemporaneamente, lattenzione si è concentrata sui reparti nazifascisti, sui singoli militari, impegnati nellintero ciclo operativo di rastrellamento e sulla loro esperienza bellica, di fatto compiutasi sul fronte orientale e nellItalia centro-settentrionale nei mesi precedenti.
In questo quadro che è stato inserito lepisodio di malga Zonta anche attraverso il difficile e complesso rapporto tra civili, tedeschi e partigiani sullaltopiano, nonché il tema della «memoria» legata alle varie commemorazioni delleccidio compiutosi il 12 agosto 1944.
Il percorso espositivo è accompagnato da video-proiezioni con filmati originali tratti dallArchivio cinematografico dellIstituto Luce e da una serie di riproduzioni audio-video di interviste a protagonisti, civili e partigiani, dellepoca. Completa la mostra un video-glossario di carattere informativo e di approfondimento.
Mostra a cura di: Lorenzo Gardumi
Coordinamento organizzativo: Patrizia Marchesoni, Rodolfo Taiani, Lorenzo Gardumi
Progetto e realizzazione delle installazioni video: Daniela Cecchin, Matteo Gentilini, Lorenzo Pevarello
Collaborazione tecnica: Massimo Nicolussi, Alessandro Pedrotti, Sonia Pinato
Progetto espositivo: Studiobbs architetti associati, Trento
Progetto grafico: Designfabrik/Alessio Periotto, Rovereto
Allestimento: Wm Allestimenti, Digitalservice, Video Erre
La mostra pone sotto una diversa e più approfondita luce i «rastrellamenti antipartigiani» organizzati dalle forze di occupazione nazifasciste tra lestate e lautunno 1944. Le operazioni di repressione attuate dai Comandi militari germanici furono dirette ad annientare le «formazioni partigiane» che, a partire dallestate 1944, avevano messo in pericolo i collegamenti stradali e le vie di transito lungo la fascia di confine tra il Veneto e la Zona doperazione delle Prealpi (Alpenvorland). In gioco, vi era il controllo strategico della linea di comunicazione del Brennero attraverso la quale giungevano truppe e rifornimenti dalla Germania allesercito tedesco schierato sul fronte italiano.
Tramite un percorso fotografico e cartografico, sono state poste in risalto le diverse formazioni partigiane attive e operanti nellestate 1944. Contemporaneamente, lattenzione si è concentrata sui reparti nazifascisti, sui singoli militari, impegnati nellintero ciclo operativo di rastrellamento e sulla loro esperienza bellica, di fatto compiutasi sul fronte orientale e nellItalia centro-settentrionale nei mesi precedenti.
È in questo quadro che è stato inserito lepisodio di malga Zonta anche attraverso il difficile e complesso rapporto tra civili, tedeschi e partigiani sullaltopiano, nonché il tema della «memoria» legata alle varie commemorazioni delleccidio compiutosi il 12 agosto 1944.
Il percorso espositivo è accompagnato da video-proiezioni con filmati originali tratti dallArchivio cinematografico dellIstituto Luce e da una serie di riproduzioni audio-video di interviste a protagonisti, civili e partigiani, dellepoca. Completa la mostra un video-glossario di carattere informativo e di approfondimento.
organizzazione: Fondazione Museo storico del Trentino