Florestina!... oh Florestina
La Piccionaia - I Carrara
Florestina!... oh Florestina
di Tommaso Carrara
Titino Carrara, Carlo Presotto Regia: Marinella Anaclerio, Titino Carrara
... seguirà una brillantissíma farsa. Con queste parole si concludevano negli anni a cavallo del Novecento i programmi delle compagnie teatrali, con quelli che venivano già allora chiamati drammoni: "I due Sergenti", "La sepolta viva", "Le due orfanelle". La farsa era una grande prova d'attore basata su irresistibili macchine comiche tramandate gelosamente di padre in figlio insieme ai "soggetti", le improvvisazioni che farcivano una trama spesso esile trascinando il pubblico in una giostra di invenzioni e di sorprese. A cavallo di un'altra fine secolo, a cent'anni di distanza dalla belle époque, questa inimitabile arte teatrale ci viene riproposta da due attori di una delle più antiche famiglie d'arte ancora in attività, quella dei Carrara. Titino e Armando Carrara portano in scena due gioielli di famiglia: "Soldato, russa!" e "Con amore e con costanza", nella loro più pura dimensione di meccanismi comici ad orologeria. Nella prima farsa un povero soldatino viene costretto dal suo capitano in vena di conquiste galanti a fargli da controfigura nei confronti della moglie, prendendo il suo posto nel letto con la consegna di russare. Incidenti e sorprese rovesciano la situazione mandando a monte il piano del capitano e costringendo il soldato ad una serie di acrobazie. Nella seconda invece un commerciante di cavalli scambia il pretendente di sua figlia per un acquirente di una cavalla particolarmente agitata, e lo mette in guardia dai suoi numerosi difetti. Tutto questo renderà particolarmente guardingo il giovane quando si troverà da solo con l'amata, fino alla soluzione finale. Le gag, le canzoni e le musiche dell'epoca riempiono questi pretesti con un fuoco di fila che non lascia tempo al pubblico neppure di tirare il fiato, fino ad accorgersi al finale di essere stato lui il vero protagonista della serata. E quella del rapporto con il pubblico, "ospite d'onore" degli artisti, la chiave scelta per riproporre oggi un teatro popolare d'arte. Un teatro che esce dalla cerchia ristretta dei conoscitori rivendicando però il diritto di guardare in faccia i propri spettatori. Fino agli anni Sessanta i Carrara giravano con il loro teatro mobile, affascinando e spaventando con la loro condizione girovaga un'Italia forse più ingenua e sognante. Oggi la loro decima generazione si interroga ancora sul piano dell'irrisione, della lievità, del grottesco, passando attraverso il basso corporeo, il lazzo e la risata, restituendoci per una serata il sapore del gioco e dello stupore.
Prevendita biglietti presso:
- sportelli delle Casse Rurali del Trentino fino alle ore 15.30 del venerdì precedente la programmazione dello spettacolo. Il servizio è fornito a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine.
-biglietteria del teatro: la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.15