Garibaldi, Bezecca e la Croce Rossa

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Garibaldi, Bezecca e la Croce Rossa
La battaglia di Bezzecca e i suoi feriti
Mostra temporanea a 200 anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi

Nel celebrare i 200 anni dalla nascita di Giuseppe Garibaldi si è voluto dare luce d un particolare aspetto degli eventi che, nel luglio del 1866, hanno legato il nome di Garibaldi a questo territorio.
Di quel momento storico sono stati diffusamente celebrati i combattimenti, esaltati i gesti eroici, commemorati i morti, ma attenuato appare il ricordo dei feriti rimasti sofferenti, angosciati, sul campo di battaglia.
A loro ed a chi, di loro si preso cura, è dedicata questa rievocazione.
Pochi sanno che in quel lontano luglio 1866 era presente nella valle di Ledro un gruppo di persone di diversissima provenienza, era presente al fine di soccorrere i militari feriti rimasti sui campi del conflitto e ricoverati nelle chiese della valle adibite a ricovero ospedaliero.
Il ritrovamento di un libretto scritto in francese, rivelatosi il diario di uno dei fondatori della Croce Rossa Internazionale presente alla battaglia di Bezzecca, e la lettura degli scritti lasciati da altri volontari, ci hanno permesso di dare uno sguardo “dietro le quinte” della battaglia risorgimento.
Ci hanno permesso di capire cosa significò quel costretto “obbedisco” di Garibaldi per i volontari rimasti in valle e soprattutto per le centinaia di feriti che giacevano negli ospedali di fortuna


organizzazione: Centro Studi Judicaria - Croce Rossa Italiana Gruppo delle Giudicarie