Gente come uno

Teatro

Stagione Teatro di Pergine 2013/2014
Stagione Teatro di Pergine

Alma Rosè
Gente come uno
regia Elena Lolli
con Manuel Ferreira
luci Andrea Violato
fotografie Bruna Orlandi tratte dalla mostra Que se vayan todos

Argentina. C’era una volta un paese ricco e ora non c’è più

Un testimone in scena, lo stesso attore, argentino di Buenos Aires.
Un grido di rabbia. Rabbia nel vedere un Paese ricco e abbondante di risorse ritrovarsi oggi privato di tutto. Rabbia nel vedere la gente piegata, senza lavoro, senza casa, senza copertura medica. E chiedersi oggi come si è arrivati fin qui, che cosa bisognava guardare.
Scoprirsi persone che fino a questo momento hanno sempre chiuso gli occhi, che hanno perso ogni rapporto con la politica, abituate a vivere dentro un benessere apparente.
Ma adesso la festa è finita. Adesso in Argentina si muore di fame. Impossibile restare ancora chiusi nelle proprie case. La classe media scende per la prima volta in piazza, insieme a tutti gli altri, a battere le pentole. Per la prima volta dopo anni e anni di indifferenza la gente si mescola, cerca il modo di organizzarsi, di autogestirsi, sapendo di potersi salvare solo se uniti, presenti, partecipi tutti di una politica nuova che non è più quella dei politici.
Tante domande, tante paure, una necessità, quella di non distrarsi mai più, quella di non girarsi mai più dall’altra parte. Vigili, presenti, non solo gli argentini ma tutti noi, per evitare che anche altri luoghi di questo nostro difficile presente possano diventare anche loro a “rischio Argentina”.

C'era una volta un paese ricco e adesso non c'è più. Questo il sottotitolo dello spettacolo teatrale Gente come uno, della compagnia Alma Rosé, vincitore del primo premio per il Bando Teatrale “Crisi a parte. Raccontare la crisi finanziaria e costruire un nuovo modello di sviluppo” indetto nel 2013 da Banca Etica, porta in scena una rilettura della crisi argentina del 2001, con l'intento di far riflettere sulla precarietà del benessere economico anche per i paesi ricchi. Testimone in prima persona del capovolgimento di sorte che ha colpito l'Argentina è l'autore e attore Manuel Ferreira: la sua rabbia di fronte all'improvviso collasso economico, in seguito al quale milioni di persone prima benestanti si sono trovate a non avere più nulla – una casa, un lavoro, una copertura medica -, lo spinge a interrogarsi sulle responsabilità individuali e collettive dell'accaduto. Emerge così che il primo grande responsabile del disastro è il disinteresse della gente nei confronti della politica: le coscienze critiche, obnubilate dall'illusione di un benessere immutabile, si erano addormentate, rendendo le persone indifferenti a tutto ciò che avveniva al di fuori delle loro case. La nuova, drammatica situazione, però, ha dato loro una scossa, costringendo tutti, senza distinzione di classe e orientamento politico, ad attivarsi e scendere in piazza dopo anni di torpore, cercando nell'unione e nella partecipazione quella che appare l'unica possibilità di salvezza, ossia la creazione di una nuova politica, che non appartenga più ai politici ma alla gente.
Lo spettacolo teatrale concluderà la giornata di incontri organizzata da Banca Etica >> per festeggiare i suoi primi 15 anni, sabato 15 marzo 2014 presso il Teatro Comunale di Pergine.


organizzazione: Associazione culturale Aria - Comune di Pergine Valsugana