Giullare
Presentazione del libro di poesie Giullare di Stefano Mosele
Il giullare narra con voce roca di tristi aneddoti che hanno sconvolto l`umanità, descrive il lato peggiore dell`uomo, viziato dagli errori che poco hanno insegnato. È una voce, la sua, diabolica e scomoda, perché non guarda solo il bello ma vuole - e deve - vedere soprattutto quello che non va. Il giullare si commuove nel vedere la sofferenza vagare per le strade camuffata sotto le mentite spoglie di derelitti che, se non si guarda bene, rischiano di passare sullo sfondo, invisibili ed insignificanti. Ma vede anche la bellezza della natura, dei bambini sognanti che si abbandonano al passare del tempo con un sorriso spensierato come solo loro sanno fare. E scopre l`intimo nascosto nell`animo di chi non parla, di chi si chiude per non soffrire ancora. E sente la morte camminare nel mondo a seminare paura e terrore. Allora la vuole vincere, esorcizzare, sconfiggere. Con l`immortalità delle emozioni scritte, con il ricordo del rimpianto di un esasperato distruttivo salto nel vuoto che voleva essere, in realtà, un salto verso il cielo.