Gli innamorati

Il Piacere del Teatro. Stagione di Prosa di Tuenno 2006

Il Gruppo del Lelio
Gli innamorati
di Carlo Goldoni
con Angelo Lelio, Rita Lelio, Federico Corona,
Fabia Ceccon, Floriana Libassi
regia di Angelo Lelio

“Gli innamorati”, scritti a Bologna nel settembre del 1759, furono rappresentati con un buon successo a Venezia fra il novembre e il dicembre dello stesso anno. Furono ripresi alcuni anni dopo, nel 1767 furono visti e ammirati a Lipsia dal giovanissimo Goethe. Da allora sono rimasti uno dei testi più fortunati di Goldoni e un “cavallo di battaglia” delle maggiori attrici dell’Ottocento. Nel nostro allestimento abbiamo cercato una recitazione più consona ad un pubblico odierno, senza per questo “tradire” il testo goldoniano. L’eterno conflitto amoroso qui emerge nella sua essenza universale. Ne è nata una commedia di stupefacente perfezione formale e di sottilissima indagine psicologica, centrata e risolta, senza praticamente intreccio su un solo tema: la gelosia, gli scontri, le incomprensioni di due personaggi, Eugenia e Fulgenzio, che si amano profondamente e che, alla fine, si sposeranno per autonoma e reciproca scelta. Commedia della passione, per altro, più che della compagnia, “Gli Innamorati” non vivono del rapporto dei due protagonisti con l’ambiente e gli altri personaggi che li circondano, come avviene in altre opere goldoniane. Tutta l’azione si svolge all’interno di loro stessi, del loro modo di amarsi, di ferirsi, di prendersi e di lasciarsi. Mai prima di questa commedia, Goldoni aveva indagato sull’amore con tanta profondità, senza per questo rinunciare minimamente al comico che scaturisce anche dalle passioni più travagliate.
Il regista Angelo Lelio