Gli ori nel cassetto
Preziosi femminili dimenticati dal XIX secolo alla prima guerra mondiale
Preziosi femminili dimenticati - dal XIX secolo alla Prima Guerra Mondiale
Con questo titolo s’intende presentare un’ esposizione di ornamenti femminili del passato di cui si è persa memoria relegati nei cassetti e non più indossati come suggerisce il titolo. In seguito ad una certa banalizzazione dei prodotti di oreficeria massificati, è in atto oggi un nuovo interesse e una rivalutazione nei confronti delle antiche tecniche esecutive. Al contempo e per le stesse ragioni si assiste al recupero sentimentale degli antichi ornamenti parentali da parte dei privati. Gli ornamenti preziosi e semipreziosi hanno avuto nel passato molteplici valenze, simboliche, apotropaiche, sociali e sentimentali. L’esposizione suddivide gli ornamenti in tematiche illustrando i materiali, le tecniche esecutive e le valenze. Casa Andriollo e Soggetto MontagnaDonna intendono con questa nuova esposizione proseguire il programma divulgativo iniziato da alcuni anni con l’intento di promulgare la conoscenza e la rivalutazione del mondo femminile.
LE TEMATICHE ESPOSTE
ORNAMENTI SEMIPREZIOSI
Il corallo e il granato
ORNAMENTI TRADIZIONALI
L’antica tecnica della filigrana
L’OTTOCENTO
I gioielli sentimentali. Il Grand Tour e gli ornamenti souvenir
Curatrici: Rosanna Cavallini e Martina Dissegna
Testi: Rosanna Cavallini
Foto: Laura Gasperi
*
CASA ANDRIOLLO – OLLE BORGO VALSUGANA
Casa Andriollo prende il nome dalla famiglia che vi si stabilì verso la metà dell’Ottocento. Dopo la semidistruzione in seguito al primo conflitto mondiale negli anni Venti alla casa fu conferito l’attuale assetto con la scala originale che conduce alle stanze disposte su livelli sfalsati. L’ultima abitante rimasta in solitudine nella casa fu Alice Andriollo, a lei sono dedicate le tre stanze etnografiche del mezzanino dove sono esposti gli oggetti della sua quotidianità. Gli spazi restanti sono dedicati ai manufatti della cultura femminile, oggetti della collezione privata di Rosanna Cavallini curatrice del progetto Soggetto MontagnaDonna che prevede la trasformazione della casa in spazio espositivo. Nel 2007 si è inaugurata l’esposizione permanente con la quale si è inteso dar voce allo storico anonimato del vivere quotidiano femminile in una zona di montagna.
Ingresso € 3,00