Guerra in Valsugana
Logistica dietro il fronte 1915-1918
mostra a cura del prof. Gustavo Corni
La mostra storico-documentaria è frutto di ricerche d’archivio in particolare nel Kriegsarchiv di Vienna, ma anche in archivi locali; ne sono stati tratti un gran numero di documenti poco (o per nulla) noti e di materiali iconografici, fra cui in particolare fotografie e mappe dell’epoca. I materiali sono stati rielaborati graficamente, in modo da offrire al visitatore una lettura compatta e chiara dell’incidenza della logistica sull’andamento della guerra. Logistica imperniata su una rete di collegamenti - stradali e di teleferica, ma anche telefonici e telegrafici - che facevano capo ai centri logistici di valle: Caldonazzo in primo luogo, e poi San Cristoforo di Pergine; entrambi divennero negli anni della guerra degli indispensabili hub (diremmo con il linguaggio di oggi) per allestire la difesa e anche l’offensiva austro-ungarica del maggio 1915, meglio nota come Strafexpedition. La mostra sarà allestita nello Spazio Valentini in Piazza Vecchia a Caldonazzo.
Nella serata inaugurale, che inizierà in Casa della Cultura, saranno presentate anche le due pubblicazioni che accompagnano la mostra e la concretizzano: un volume di saggi (curato da Gustavo Corni) sulla militarizzazione del territorio dell’Alta Valsugana dall’Ottocento al 1918. Si tratta di ricerche originali imperniate su alcuni dei punti cruciali della trasformazione subita dal territorio per gli scopi di preparazione e di svolgimento della guerra: dai rapporti fra civili e militari, alla realizzazione delle reti stradali e di teleferiche, alla sviluppo della cartografia per scopi bellici, allo spionaggio da ambo le parti per individuare i sistemi di difesa, e soprattutto l’armamento dei forti in costruzione nell’area; infine, un saggio sull’aviazione austro-ungarica.
Il secondo libro si intitola “Ieri-Oggi. Fotografia in Valsugana”, ed è stato curato da Elisa Corni e Nicola Dallepiatte. Pubblicato con la collaborazione del Gruppo Fotoamatori Pergine il volume propone un interessante confronto fra una cinquantina di fotografie di allora (molte provenienti da archivi di collezionisti privati) – scattate dalle autorità militari austro-ungariche – e altrettanto fotografie realizzate oggi; ne scaturisce un confronto non solo di immagini, ma anche una riflessione sulla valenza del paesaggio che ci circonda, e che spesso ci appare scontato. I libri sono stati entrambi pubblicati da Curcu Genovese.
Visite guidate alla mostra su prenotazione scrivendo a: fortedellebenne@gmail.com
Ingresso libero
La mostra conclude il progetto di ricerca, iniziato alla fine del 2016 e svolto da un gruppo di giovani storici.
organizzazione: Associazione Culturale Chiarentana e l’Associazione Forte Colle delle Benne di Levico