H ospite

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H ospite
Artisti e scrittori invadono pacificamente una dimora di campagna presentando opere ideate e realizzate per l’occasione. Succede in via Degasperi 28, Villa Lagarina (Trento). Così lo spazio del vivere quotidiano, espropriato dall’evento artistico, si trasforma in uno spazio fluido di relazione tra l’artista, lo scrittore, il luogo e lo spettatore.

“H ospite” si propone di trasferire l’energia creativa del fare artistico nella vita quotidiana. E’ un progetto ideato per sollecitare nuove relazioni, stimoli, curiosità tra il luogo privato per eccellenza, “la casa”, e l’arte contemporanea, coniugata in tutte le sue forme. Così, questo territorio stratificato di tracce del vivere, verrà caricato di nuovi significati.

Una stimolante complicità, tra autori della parola ed autori dell’ immagine, è parte integrante del momento inaugurale di “H ospite”.
“ad alta voce” infatti è l’evento nel quale voci recitanti hanno presentato poesie, brevi racconti, aforismi o citazioni , appositamente realizzate, trasmesse tramite posta elettronica, dagli scrittori coinvolti.
Seguirà la pubblicazione di un libro-catalogo (Nicolodi Editore) che testimonierà i contenuti del progetto e la sua complessiva realizzazione.

In questo sistema aperto di rapporti sono stati chiamati a partecipare autori, da tempo sulla scena internazionale, di diversa provenienza individuati secondo criteri di trasversalità, senza vincoli ideologici o di genere: Jakob De Chirico, Ugo Dossi, Adolfo Lugli, Pino Guzzonato, Renza Sciutto.
Vengono utilizzati vari linguaggi espressivi: pittura, scultura ed installazioni.
Jakob De Chirico vive in un suo folclore immaginario che si estende tra invenzione e tradizione, fabbrica ex-voto per il dio sconosciuto dei colori, teatrini per giganti e torri di Babele per gli gnomi …(G. Celli).
Ugo Dossi con i suoi lavori attua una sintesi di stimolazione e provocazione del processo psichico che attiva cambiamenti di rotta in quello intellettivo di apprendimento e recezione. Un imperativo etico il suo, dove spetta all’osservatore tracciare i collegamenti tra forme archetipe ed automatismi psichici, per arrivare ad una nuova strategia di sensibilità spirituale (G. De Chirico).
Adolfo Lugli con tutta una serie di memorie, compie una “pacificazione”, finalmente la fine di tanti complessi e un rasserenamento dei rapporti tra arte, scienza, tecnica ed industria. Un vivere l’immediatezza della creatività tecnico-industriale presente laddove vi coniuga una creatività estetico-artistica (P. Bellasi).
Pino Guzzonato da tempo ci ha abituati alla ricerca delle tracce spesso trascurate, talvolta appena visibili, della memoria storica di tutti noi, ridando significato, pregnanza alle cose trascurabili che sono intorno a noi, ma che non vediamo più (S. Palmero).
Renza Sciutto si è perfettamente resa conto che i materiali d’oggi, infinitamente manipolabili e componibili, vanno perdendo la loro identità profonda , pertanto è possibile parlare di pensiero della “mescolanza”, del “confondere”, per trovare altre immagini possibili che possono essere poi proiettate all’interno dell’opera (M. Vescovo).

“H ospite” è un evento ideato e curato da arteficio artecontemporanea senzafissadimora che opera attivamente nella realizzazione di azioni-eventi centrati su operazioni di innesto dell’arte sulla quotidianità, portando così le diverse poetiche direttamente nei luoghi della società in cui tende a riconoscersi.

Artisti: Jakob De Chirico, Ugo Dossi, Adolfo Lugli, Pino Guzzonato, Renza Sciutto