Hamletmachine

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2005/2006
Altri Percorsi

Egumteatro
Hamletmachine
Un Amleto contemporaneo riletto da Heiner Müller
di Heiner Müller
regia Annalisa Bianco,Virginio Liberti
scene Horacio De Figueiredo
costumi Marco Caboni
suono Otto Rankerlott
video Leonardo Rigon
con Virginio Liberti, Paola Lombardi, Sonia Brunelli

La compagnia Egumteatro nata nel 1994 e formata dalla coppia Annalisa Bianco e Virginio Liberti approda per la prima volta in regione con uno spettacolo sulla poetica del drammaturgo tedesco Heiner Müller.
Hamletmachine, questo il titolo del lavoro, nasce dalla volontà di gettare un ponte verso la sofferenza, di tradurre in rappresentazione immediata il pensiero del dolore.
Una messa in scena in cui il tempo sembra ristagnare immobile e conferire alla dimensione del pathos una dilatazione spasmodica.

Questo lavoro ispirato a Müller è una natura morta, regno dell’inazione. In scena non accade niente, e se qualcosa accade rimane sotto la superficie, latente.
La direzione verso cui tende la rappresentazione è quella dell’immobilità dei manichini dalle forti espressività facciali, tanto da appiattire attori e manichini ad un unico livello di astrazione.
Gli attori recitano il copione di altri, il testo di Müller fluttua in scena disgiunto dalle voci degli attori, in un processo di straniamento che rimarca una volta di più (seppure ce ne fosse stato bisogno) il corto circuito del teatro.
Amleto è l’uomo che lancia le sue urla di dolore al cielo di cartapesta, ingessato e disteso su un lettino d’ospedale. E’ un moribondo, in bilico tra la vita e la morte, privo di anticorpi rispetto agli schiaffi del destino, paziente come colui che patisce il dolore, che convive giorno e notte con il cancro incurabile della condizione umana.

La compagnia Egumteatro è nata nel 1994 a Milano, ma opera da tempo in Toscana, a Siena, e propone un teatro intenso come ricerca, un viaggio all’interno delle forme drammaturgiche. Di solito il percorso creativo di Egumteatro non prevede la messa in scena di un testo teatrale, ma si concentra sulle infinite possibili variazioni offerte da un testo o da alcuni testi di un medesimo autore. E’ quanto è successo anche con il più grande drammaturgo tedesco del secondo Novecento, Heiner Müller, allievo di Brecht, in grado con la sua scrittura nitida e ficcante di verificare la labilità della scena: “quando scrivo per il teatro tutto è lì tranne che il teatro. Io scrivo per cercare il momento-teatro che non è lì”.

Informazioni sulla prevendita

* ridotto over 60
** ridotto under 26
*** ridotto under 20

Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, sabato 10.00-13.00