Hansel, Gretel e la strega

Teatro

Burattini alla Corte di Re Laurino

Centro Teatrale Corniani
Hansel, Gretel e la strega
spettacolo di burattini in baracca
regia di Maurizio Corniani
con Paola Lacaprara e Leonardo Lepri

Uno spettacolo che entra ed esce dal mito. La storia classica di Hansel e Gretel che diventa anche la storia di due bambini abbandonati, che riescono, grazie soprattutto alla loro immaginazione, a sopravvivere, a reagire ad un mondo popolato da una violenza sempre meno riconoscibile, che nello spettacolo assume la fisionomia di angeli, streghe, diavoli, animali di ogni tipo.
Angeli, streghe, diavoli, così come li ha realizzati Beni Montresor, un grande maestro di tanti generi, ma per quanto ci interessa qui, dell’illustrazione e dei libri per ragazzi, premiato in più di un’occasione con prestigiosi riconoscimenti, come la Caldecott Medal, una sorta di Oscar del libro per ragazzi. Ad Hansel e Gretel Montresor, oltre al libro, pubblicato nel 2001 dalle edizioni Atheneum di New York, ha dedicato la straordinaria messinscena dell’opera di Engelbert Humperdinck, realizzata alla Houston Grand Opera, con scenografie di eccezionale impatto visivo.
Lo spettacolo di Fondazione Aida avrà tutto questo come sottotesto, un sottotesto soprattutto visivo, proiettato con i sistemi della computer graphics, ma anche rielaborato e animato dai due attori musicisti in scena, secondo tecniche molto contemporanee, per uno spettacolo di grande forza comunicativa, che muova la fantasia degli spettatori, ma che possa anche stimolarne l’intelligenza.
La caratteristica principale di questi attori, una caratteristica apprezzata anche dal pubblico e dalla critica, è sempre stata quella di una eccezionale felicità, una gioia comunicativa formidabile, dietro ad uno spettacolo che cerca sempre il pubblico, pur non dimenticandosi di offrirgli dei messaggi.
Il nostro spettacolo va a leggere in una narrativa che affonda le sue radici nel medioevo e nel rinascimento, con storie di Hansel e Gretel, di Pollicino, di Cappuccetto Rosso, del Pifferaio di Hamelin, storie di bambini abbandonati, rapiti, portati via, circuiti, storie che purtroppo oggi tornano di forte attualità.
Lo spettacolo giocherà dunque su più registri, a quello “serio” di cui abbiamo appena accennato, si aggiungerà quello fantastico, colorato, evocativo dei costumi e delle immagini, dei personaggi mutuati dalla fantasia di Beni Montresor. Questo anche grazie ad un uso della canzone, della musica, della filastrocca, di un gioco mimico e verbale pieno di calore e di colore.