I Berera

Una famiglia nelle arti del Trentino di fine Settecento

Incontri e convegni

In occasione della prima esecuzione in età moderna del Vespro dedicato a San Rocco confessore e della Messa con doppia orchestra del compositore trentino Francesco Antonio Berera (1737-1813) affiancate dalla Messa doppia per coro e organo di Davide Urmacher (1798-1875), il Festival di Musica Sacra – in collaborazione con il Centro Studi Val di Sole, l’Associazione Culturale G.B. Lampi e la Soprintendenza per i Beni culturali Provincia autonoma di Trento – organizzano una tavola rotonda per presentare e approfondire due figure importanti del mondo musicale legate profondamente alle terre delle valli solcate dal Noce.
La famiglia di Francesco Antonio Berera è originaria di Monclassico: musicista era già suo padre Giovanni Antonio e così i suoi fratelli Giovanni Battista, Giuseppe e Giuseppe Antonio, tutti attivi presso la Cappella musicale del Duomo di Trento. A Francesco Antonio Berera Cecilia Delama ha recentemente dedicato la propria tesi di laurea specialistica all’Università di Pavia. I risultati dei suoi studi saranno presentati nel corso della presente tavola rotonda. A contorno di questa relazione centrale, Antonio Carlini ricostruirà il percorso artistico dell’intera famiglia Berera all’interno della vita musicale Settecentesca del Trentino. Punto imprescindibile di questa relazione saranno gli studi compiuti negli anni Settanta/Novanta da Clemente Lunelli, primo musicologo a scoprire le opere dei Berera. L’ambiente di lavoro principale dei Berera, ovvero la Cappella Musicale del Duomo di Trento, sarà ricostruito da Paolo Delama, responsabile dell’Ufficio Musica Sacra della Diocesi di Trento. All’organista Pietro Pasquini, docente presso il Conservatorio di Brescia, il compito di illustrare un’altra figura importante di musicista trentino, solo recentemente legata, per nascita, al comune di Brez: Davide Urmacher, musico "domestico" della famiglia Thun. Da Salvatore Ferrari della Soprintendenza per i Beni culturali arriverà invece un intervento capace di ampliare la sfera artistica dei Berera al mondo delle arti pittoriche e incisorie, aprendo un nuovo capitolo di studi.