I Custodi del Tempo

Manifestazioni ed eventi

Il riconoscimento di EcoMuseo per la Val di Peio, ottenuto nel maggio 2002, in base alla Legge provinciale 13 del 9 novembre 2000, con presentazione di un progetto sull'esistente e filoni tematici sulle prospettive di sviluppo, non deve dare per scontato in noi e fra la nostra gente la conoscenza di che cos'è e cosa dovrebbe o potrebbe diventare.
Per questi motivi proporremo periodicamente degli appuntamenti di informazione e riflessione ed originali esempi di lavoro e svago per le nostre comunità, come i seguenti cui sei invitato.

• ven. 11 marzo
ore 20.30 LE MAPPE DI COMUNITÀ
La realizzazione delle Mappe di Comunità rappresentano una forma di partecipazione diffusa alla conoscenza dei punti di interesse del nostro territorio.

• dom. 13 marzo
ore 17.00 CHE FORTUNA... FORTUNATO
La riproposta dello spettacolo teatrale di Maria Teresa (agosto 2004), promosso ora in collaborazione con Ossana, darà la possibilità di gustarlo a quanti è sfuggito in estate.

• mar. 15 marzo
ore 20.30 STORIA DI UN SOLDATO
La presentazione del libro di Pedrotti, "Storia di un soldato", seppure uscito due anni fa, corre nel solco della valorizzazione della memoria popolare ed è un omaggio a uno dei suoi "custodi"

i Custodi del Tempo
Dal libro Passavamo sulla terra leggeri di Sergio Atzeni, il giovane scrittore sardo morto prematuramente e tragicamente qualche anno fa, abbiamo “pescato” l’idea del titolo per questa nostra nuova iniziativa dell’EcoMuseo. «i Custodi del Tempo» rappresentano nella finzione letteraria di Atzeni i depositari dell’identità e della memoria storica delle comunità sarde, i portatori della tradizione orale che perpetuano nei secoli la saggezza e la lezione di vita di un popolo e ne consentono concretamente la sussistenza culturale. Sono, nel romanzo, il baluardo contro i tentativi di soppressione violenta da parte delle varie ondate di conquista dell’isola. Vogliono richiamare per noi (soprattutto gli anziani depositari delle nostre memorie) l’argine contro l’omologazione e l’integrazione delle culture non rispettosa delle tipicità e dimentica del passato.

Questa iniziativa e il nostro operare hanno l’ambizione di voler ridare un’anima e autenticità al nostro essere comunità e nuove idee per “vendere” umanamente il territorio ereditato, umili segnali in controtendenza ad una economia turistica di scarsi orizzonti e decisamente non “sostenibile”.


organizzazione: Ecomuseo della Valle di Peio