I Guardiani del Silenzio
I Guardiani del Silenzio
Viaggio tra le fortezze della Grande Guerra nei Sette Comuni, Arsiero, Luserna, Lavarone e Folgaria attraverso le fotografie di Andrea Contrini
Negli anni precedenti la prima guerra mondiale i comandi austro-ungarici eressero un imponente sbarramento di 7 moderne (per l'epoca) fortificazioni sugli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna, considerata l'importanza strategica degli Altipiani, al confine con l'allora Regno d'Italia.
Altrettanto fece il Regno d'Italiano con i forti sul versante veneto (Verena, Campolongo, Campomolon, Corbin, Casa Ratti)
La guerra si abbatté sulle montagne come un maglio, poco venne risparmiato dalla furia dei bombardamenti. La guerra dei forti - come fu definita - mise a dura prova i nervi dei soldati, seppelliti nei tuguri in preda al terrore e alla claustrofobia mentre fuori si scatenava l'inferno. Fritz Weber, soldato e scrittore, descrisse così la vita a forte Verle: "Le nostre anime son ben più desolate e devastate del mucchio di rovine, che dobbiamo difendere".
Al termine della guerra queste zone persero importanza militare. Le fortezze abbandonate furono ulteriormente distrutte e saccheggiate dai cercatori di ferro.
Oggi delle moderne fortezze sono rimasti gli scheletri: fantasmi di calcestruzzo immersi nella quiete della sera. Sembra che si interroghino sul senso del loro passato, sulle barriere tra popoli, su chi ancora "scherza" con pericolosi nazionalismi e chi ancora, per i propri interessi, gioca a scacchi con la vita altrui.
Il loro silenzio pone domande a noi.
La mostra, allestita presso il Centro Documentazione Luserna, si compone di otto stampe e una video proiezione di sessanta fotografie di Andrea Contrini.
organizzazione: Centro Documentazione di Luserna