I celebri quadri del Vaticano nelle incisioni di Giuseppe Craffonara
I più celebri quadri delle diverse scuole italiane riuniti nell'appartamento Borgia del Vaticano, disegnati e incisi a contorno da Giuseppe Craffonara pittore, brevemente descritti da GA. Guattani segretario perpetuo e professore di storia, mitologia e costumi in S. Lucia, segretario perpetuo dell'Accademia romana di Archeologia della Società degli antiquari di Londra.
Quarantuno incisioni a bulino di mm 270x374; nel margine inferiore di ciascuna il nome dell'autore; a sinistra, e G Craffonara dis. e inc. a destra. Stampate nel laboratorio calcografico De' Romanis in Roma nell'anno 1820.
Di queste incisioni a bulino il Craffonara aveva eseguito i disegni direttamente dagli originali senza un incarico specifico e quando l'amico incisore Antonio Testa, direttore della calcografia Vaticana, in accordo con il noto antiquario Giuseppe Antonio Guattani, decise di dare alle stampe un volume illustrato e commentato sulla Galleria, Craffonara incise le lastre sulla base dei disegni già eseguiti, dedicando l'opera a Papa Pio VII. Un'altra copia del volume fu dedicata all'Imperatore.
Giuseppe Craffonara 1790 -1837
Nasce a Riva del Garda il 7 settembre del 1790. Compie i suoi primi studi presso la scuola dei Girolimini annessa alla Chiesa dell'Inviolata, scuola che dovrà interrompere per l'improvvisa morte del padre. A soli dieci anni dipinge piccoli paesaggi e ritratti in miniatura su avorio. Il giovane viene notato dal pittore rivano Pietro Canella, che gli impartì le prime lezioni di disegno. A diciotto anni esegue con bravura una copia ad olio di un quadro del pittore olandese Willem Key. Ormai ventenne frequenta la scuola di disegno a Rovereto diretta dal pittore Giovanni Galvani. Nel 1814 Craffonara è a Verona dove frequenta la locale Accademia di Belle Arti e nel1816, grazie all'aiuto di Francesco Malacarne, può intraprendere il suo primo viaggio a Roma dove si iscrive all'Accademia di San Luca e conosce il Canova. Grazie ad una sovvenzione imperiale il pittore continuò a frequentare i corsi dell'Accademia dedicandosi attraverso l'esecuzione di copie, allo studio dei grandi maestri. Nel 1822, ormai noto presso i committenti trentini, Craffonara termina la pala di S. Vigilio e una Addolorata che l'artista donava alla Parrocchiale di Riva. Nel 1830 ritorna definitivamente nella sua città natale dove porterà a termine la pala dell'Assunta ed altre importanti opere per la committenza ecclesiastica. L'artista muore il 12 agosto del 1837 lasciando nello studio parecchie opere incompiute.
Collaborano: APT del Garda Trentino - Cassa Rurale di Arco Garda Trentino - Unione Commercio e Turismo, Riva d/g - Centro Studi Sartori, Mantova. - Fondazione Giacomo Vittone, Riva d/g. - Casa degli Artisti Giacomo Vittone
organizzazione: Comune di Tenno Assessorato alla Cultura, Turismo e Ambiente