I giardini nell'isola d'Elba

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I giardini nell'isola d'Elba
(L. S. Olschki 2007)
Maria Pia Cunico e Paola Muscari

L ’Elba, oggi, è quasi tutta un giardino. Macchia mediterranea spontanea, libera o potata ad arte dove interviene la mano dell’uomo, boschi di lecci e corbezzoli, grandi pini domestici, palme cipressi e piante ornamentali nelle strade, nelle aiole, nei giardini, negli alberghi, piante grasse nei vasi e negli orci.
Ma non è sempre stato così. C’è stata un’Elba brulla, disboscata, fumante di fuochi da miniera. Poi c’è stata un’Elba agricola, ricca di terrazzamenti e vigneti; e l’Elba dei giardini di acclimatazione, e nel Novecento, subito dopo il dopoguerra, l’Elba delle ville del primo turismo italiano e straniero, che spiccavano in mezzo alla macchia bassa che si ricostituiva dopo il disboscamento. A poco a poco le ville sono ‘sparite’, immerse in un verde sempre più fitto, e oggi i veri e propri giardini sono difficilmente distinguibili dal resto della vegetazione.
Uno dei criteri seguiti in questa ricerca dei giardini elbani, è stato quello di individuare nel paesaggio una traccia diversa, un’emergenza, un albero svettante, un verde dissonante rispetto alla tonalità generale del paesaggio: ma non sempre questo è risultato utile. Alcuni giardini infatti sanno approfittare della vegetazione spontanea che li circonda per non avere confini.
Questo libro descrive la maggior parte dei più interessanti giardini dell’isola, senza ambire di trattare sistematicamente della storia del giardino elbano.
Ma esiste un giardino ‘elbano’? Abbiamo individuato quattro categorie. Tuttavia, non avendo questo libro specifiche finalità scientifico-filologiche, ogni diversa suddivisione è possibile. C’è un giardino di fiori, con una palma di fronte a casa. C’è il giardino cintato da un alto muro, quasi sempre un giardino-agrumeto, a volte vicino al mare e di grandi dimensioni. Poi quello che si potrebbe chiamare il giardino ‘all’italiana’, con siepi topiate e geometrie, riproposte nelle prime ville di villeggiatura con la variante tutta specifica del giardino di acclimatazione. E infine c’è il giardino delle nuove ville, del più recente turismo benestante, variamente disegnato.


organizzazione: P.A.T. Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale - in collaborazione con l'APT Valsugana Lagorai Terme Laghi