I pionieri dell’alpinismo: le guide Dallagiacoma e gli esploratori del Brenta

Mostra

Dopo le mostre antologiche dedicate al Campanile Basso in occasione del centenario della sua prima conquista nell’estate 1999, e l’omaggio - la scorsa estate - al Re alpinista Alberto I del Belgio, appassionato frequentatore delle Dolomiti trentine e del Brenta nei primi decenni del 1900, la Val Rendena ripropone una nuova tappa di questo viaggio a ritroso fra personaggi e figure legati alla storia dell’esplorazione alpinistica del Gruppo di Brenta, quello dei pionieri, tra la metà e la fine del 1800. Un periodo che coincise anche con la nascita del turismo alpino nella località di Madonna di Campiglio. L’epoca dell’arrivo dei primi alpinisti inglesi, tedeschi, austriaci, della fondazione della SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini, proprio a Madonna di Campiglio, dell’avvento delle prime importanti figure di guide alpine.
Ed è attorno alle figure di una famiglia di guide alpine, le guide Dallagiacoma e del capostipite Antonio Dallagiacoma "Lusion" che ruota la mostra di Caderzone, paese di origine della famiglia Dallagiacoma, ospitata a Palazzo Bertelli, curata da Marco Benedetti e Annetta Stenico.
Nel proprio annuario del 1874 la SAT (che allora si chiamava Società alpina del Trentino) indicava un primo elenco ufficiale di "guide alpine". Ed in quell’elenco compare per la prima volta il nome di ANTONIO DALLAGIACOMA "LUSION" di Caderzone: fu una guida guida alpina richiestissima dagli alpinisti tedeschi e inglesi e dai primi esponenti dell’alpinismo "satino" con i quali salì per la prima volta decine e decine di cime nell’intero Gruppo di Brenta e nel Gruppo della Presanella. Nel suo libretto di guida si leggono gli encomi e le relazioni scritte personalmente da alpinisti come D. W. Freshfield, E. Theodor Compton, Karl Schulz, Alberto e Orazio De Falkner, Ludwig Purtscheller. Proprio per le sue qualità di guida alpina Antonio Dallagiacoma "Lusion" divenne la guida personale dell’Imperatrice d’Austria Sissi e dell’Imperatore Francesco Giuseppe in occasione dei loro soggiorni a Madonna di Campiglio nel 1889 e nel 1894.
Antonio Dallagiacoma "Lusion" trasferì la passione per la montagna ai figli ANTONIO DALLAGIACOMA junior e Quintilio Dallagiacoma. La carriera di Antonio junior fu altrettanto esemplare: guida alpina per ben 64 anni tra le cime del Brenta e della Presanella. Una passione trasmessa alla terza generazione dei Dallagiacoma, i figli Bruno e Giulio, guide alpine, gestori dei rifugi del Brenta, tra i primi maestri di sci di Madonna di Campiglio.
La mostra di Caderzone ripercorre con documenti originali, foto, libretti guida e cimeli alpinistici, le vicende storia di questa famiglia di guide alpine per quattro generazioni, e insieme ripercorre le origini dell’alpinismo tra le montagne della Rendena.