I testimoni del tempo. Anziani e memoria collettiva
Gli uomini e le donne nati nei primi decenni del secolo scorso sono portatori di un vissuto fatto di esperienze personali, stili di vita ed eventi che oggi, e per pochi anni ancora, abbiamo la possibilità di ascoltare da testimonianze dirette. È la cosiddetta "storia orale", che muovendo dai pregiudizi della storiografia del XIX secolo è andata via via consolidandosi, aprendo le porte al confronto continuo con gli strumenti della sociologia, dell'etnologia, degli studi sul folklore.
Fino a qualche decennio fa, e soprattutto nelle piccole comunità, le fonti orali rappresentavano lo strumento privilegiato per la formazione della memoria collettiva, cioè "l'insieme delle tracce del passato che un gruppo sociale trattiene, elabora e trasmette da una generazione alla successiva, in relazione con i materiali della propria storia e con i contenuti delle proprie tradizioni". Ne derivava un ruolo centrale per l'anziano nel contesto sociale: depositario di esperienze individuali che si fanno patrimonio comune da trasmettere di generazione in generazione.
Il Circolo CROXARIE, che dal 2001 cura un "Progetto Memoria" dedicato alla Valsugana orientale sul sito web www.croxarie.it, si propone, con questo convegno, di indagare le esperienze già realizzate in Trentino da enti e soggetti che a vario titolo si sono interessati alle questioni legate all'utilizzo delle fonti orali: i percorsi, i successi, i problemi ancora aperti. L'urgenza di raccogliere i contributi degli anziani; di restituire loro, in questo modo, il ruolo di "Testimoni del tempo" venuto meno nella società contemporanea sempre più globalizzata, deve infatti "fare i conti" con i rischi legati all'utilizzo delle fonti: che le si usi senza un adeguato trattamento analitico; che vengano accreditate come incontrovertibili verità storiche e non piuttosto come frammenti di memoria individuale da contestualizzare adeguatamente. Ne discutiamo con:
Salvatore (Nino) Forenza
Presidente dell'Associazione "Amici della storia" di Pergine Valsugana e direttore dell'Istituto scolastico comprensivo di Roncegno Terme (TN). Ha curato numerose pubblicazioni, tra cui "Levico: i segni della storia" con Massimo Libardi e "Banda sociale di Pergine: cent'anni in musica".
Guglielmo Giumelli
Docente di sociologia dell'Università statale di Milano e Direttore scientifico della rivista Senectus. Ha fatto parte recentemente del gruppo di lavoro per la Campagna di sensibilizzazione sull'invecchiamento della popolazione della Provincia autonoma di Trento e ha curato, con Osvaldo Filosi, la ricerca "Storie di Praso. Gli anziani del paese ricordano e raccontano".
Laboratorio di storia di Rovereto
Il "Laboratorio" è costituito da una ventina di partecipanti al corso di storia dell'Università della Terza età e del tempo disponibile di Rovereto. Fondato nel 1989 da Diego Leoni e Fabrizio Rasera, sostituito in seguito da
Quinto Antonelli, il corso ha ben presto assunto le caratteristiche di un vero e proprio laboratorio di storia della città, con i partecipanti che da studenti si sono trasformati in testimoni e poi in ricercatori. Con l'ultima pubblicazione "Il popolo scomparso. Il Trentino, i Trentini nella prima guerra mondiale", il Laboratorio di storia ha esteso il proprio campo d'indagine all'intero territorio provinciale.
Fabrizio Rasera
Storico roveretano, fondatore della rivista "Materiali di lavoro", già assessore alla cultura del Comune di Rovereto e vice presidente del MART. Vanta una nutrita produzione editoriale e ha curato, da ultimi, "I campi dei soldati: diari e lettere di internati militari: 1943-1945" per il Museo storico italiano della guerra, e "Le età del museo: storia uomini collezioni del Museo civico di Rovereto".
Elena Tonezzer
Ricercatrice del Museo Storico in Trento, cura il "Progetto memoria per il Trentino: esuli fiumani, dalmati e istriani": una campagna di ricerca di materiale d'archivio e di interviste ai protagonisti dell'esodo che vide coinvolte, alla fine della seconda guerra mondiale, moltissime famiglie istriane, fiumane e dalmate che giunsero in Trentino.
Il convegno si chiuderà con l'inaugurazione delle mostre fotografiche "Viver quotidiano" di Ernesto Fantozzi e "Il tempo sospeso" di Luca Chistè presso la Sala Esposizioni di Borgo Valsugana (ore 18).Il trasferimento da Strigno a Borgo Valsugana è garantito gratuitamente dall'Ecobus Lagorai messo a disposizione dall'APT Lagorai, Valsugana orientale e Tesino. Il brindisi finale (nella sede delle mostre fotografiche) è offerto da Casearia Monti Trentini, Simonetto Carni e Cantina Vallis Agri.
Collaborano all'iniziativa:
APT Lagorai, Valsugana orientale e Tesino
Sistema Bibliotecario Lagorai
organizzazione: Circolo culturale Croxarie - in collaborazione con Sistema Bibliotecario Intercomunale Lagorai, Albergo Nazionale di Strigno