I tiri burloni di Till Eulenspiegel

Musica classica

Le Stagioni dei Teatri 2013/2014
Teatro famiglie

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento
I Burattini di Luciano Gottardi

R. Strauss
Adattamento per quintetto a fiati
e pianoforte di David M. Carp

Richard Strauss ebbe in animo per lungo tempo di scrivere un'opera buffa. Uno dei suoi progetti, poi accantonati, era ispirato alla figura di Till Eulenspiegel, nota nel mondo tedesco come una sorta di clown medioevale, un burlone.
A Till Eulenspiegel vengono attribuite burle e ironie memorabili. Effimero ragazzo di bottega sempre intento ad architettare nuove monellerie ai danni di borghesi, professori e autorità in genere.
Le sue gesta ispirarono innumerevoli opere letterarie e musicali. Strauss nel 1894 decise di dedicargli un poema sinfonico, in cui lo spiritoso protagonista sarebbe stato impersonato dal corno, il cui caratteristico richiamo permea tutto il brano.

Domenica 9 marzo, ore 16.30, appuntamento da non perdere al Teatro Valle dei Laghi (TN) con “I tiri burloni di Till Eulenspiegel” per la rassegna “Teatro famiglie”: i fiati solisti dell’Orchestra Haydn portano la nota partitura straussiana nella trascrizione per quintetto di fiati di Andrea Chenna e nell’originale allestimento per teatro di burattini di Luciano Gottardi, che interpreterà con la ben nota fantasia e i suoi coloratissimi burattini le vicende dell’irresistibile personaggio.

Sulla scena prenderanno vita le avventure di “Till Eulenspiegel”, sulle musiche di Richard Strauss, autore di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita.
Presente in letteratura fin dal Quattrocento, soprattutto come burlone scanzonato, il personaggio di Till Eulenspiegel è stato elevato a eroe nazionale fiammingo, e proprio in questa veste fu reso popolarissimo nell'Ottocento dal romanzo di Charles Coster, che ne colloca le avventure sullo sfondo delle lotte per l'indipendenza fiamminga al tempo di Filippo II.
Assistendo nel 1889 a Weimar alla rappresentazione del Till Eulenspiegel, un'opera comica di Cyrill Kistler, Richard Strauss fu colpito dai lati umoristici e bizzarri del personaggio tanto da realizzarne un poema sinfonico che si rivelò sin da subito un enorme successo.

Lo spettacolo di burattini
Till Eulenspiegel viene alla luce in un paesino della Bassa Sassonia e la sua nascita ha l’effetto dirompente di una palla di canone. Fin da piccolo trasgredisce le regole della buona educazione e diventa un buffone impertinente. Passa tutta la sua vita a progettare e tirare scherzi all’umanità intera, sia essa composta da nobili ricchi o poveri popolani. Nei suoi tranelli e nei suoi giochi di parole cadono conti e contadini, professori, panettieri e musicisti. Nessuno si salva dalla sua graffiante ironia, nemmeno la morte che lo attende alla fine del racconto. Le storie scelte per questo nuovo allestimento sono quelle che nel corso dei secoli hanno avuto più fortuna e maggior diffusione.

Informazioni sulla prevendita

Presso la biglietteria del teatro in orari di apertura
On-line su www.teatrovalledeilaghi.it

Le avventure di Till Eulenspiegel
Il libro che rivela al mondo il personaggio di Till Eulenspiegel venne stampato nel 1511 a Strasburgo, in edizione anonima. Il successo delle sue avventure fu travolgente. Vennero tradotte, trascritte e ripubblicate innumerevoli volte nel corso dei secoli. La critica oggi attribuisce la paternità del Till ad Hermann Bote, gabelliere di Braunschweig, il quale scrisse questo Volksbuch con l’intenzione di “rendere in tempi difficili gli animi sereni, e perché i lettori e gli uditori possano trovare gai divertimenti e farse piacevoli da raccontare quando i sorci si mordono sotto le panche, i giorni passano in fretta e le pere arrostite si gustano bene con un bicchiere di vino nuovo”. Pubblicò il libro in forma anonima per paura dei suoi concittadini, i quali già una volta avevano tentato di linciarlo, essendosi riconosciuti nei personaggi di un suo precedente romanzo. Anche nel Till, evidentemente, gli abitanti della cittadina potevano facilmente identificarsi con le vittime degli scherzi. Tuttavia Bote nascose il proprio nome nelle lettere iniziali delle ultime storie, le quali formano l’acrostico ERMANB. Il Till di Bote è un uomo privo di qualsiasi sfumatura psicologica. L’unica sua ragione di vita è prendersi gioco degli altri. Till è sempre uguale a se stesso, sia quando nasce che quando muore. La sua fissità psicologica è stata interpretata alla luce della funzione ludica del romanzo e dell’autodichiarata scarsa cultura dell’autore. A noi piace pensare che nella maschera del Till si nasconda invece uno spirito immortale il quale, al pari di certe maschere della commedia dell’arte, ha il potere di trasformare in buffoni coloro con i quali viene a contatto, impadronendosi, in maniera quasi demoniaca, del loro corpo. La storia dei rifacimenti è lunghissima. Alcune edizioni fecero di Till un eroe da libro per bambini; fra tutte la più famosa è la versione scritta nel 1938 da Erich Kästner. Nella versione di Charles De Coster, Till diventa addirittura un eroe nazionale fiammingo, ma a questo punto è chiaro che il Till è diventato qualcosa di molto diverso dallo spirito del buffone di Bote.

La musica
Richard Strauss (compositore e direttore d’orchestra nato a Monaco di Baviera nel 1864 e scomparso a Garmisch-Partenkirchen nel 1949) venne a conoscenza della figura di Till Eulespiegel attraverso l’opera di Cyrill Kistler, un insegnate di musica. Strauss rimase affascinato dalla figura avventurosa di questo contadino burlone e lo volle anch’esso promuovere come protagonista di una sua composizione per orchestra. Abbozzò dunque l’idea nel corso del periodo da egli trascorso a Weimar (1889-1894); la riprese successivamente a Monaco di Baviera dove lavorava come Kappelmeister, portandola infine a compimento tra il 1894 e il 1895 non come opera lirica, assecondando l’idea iniziale, ma come poema sinfonico. La composizione, dedicata al saggista e musicografo Arthur Seidl e rappresentata per la prima volta a Gürzenich, nei pressi di Colonia il 5 novembre 1895 sotto la direzione di Franz Wüllner, si rivelò sin da subito un enorme successo. Le esecuzioni del Till straussiano si diffusero rapidamente sia in patria che all’estero. Con il consenso e l’applauso del compositore, dell’opera furono realizzate anche diverse celebri coreografie, la prima delle quali, ideata dal grande ballerino russo Vaslav Nijinsky, fu rappresentata il 23 ottobre del 1916 in forma di balletto drammatico diretto da Anselm Goetzl nella Manhattan Opera House di New York. L’esecuzione odierna, nella trascrizione per quintetto a fiati di Andrea Chenna, è affidata ai Solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.