I vicini
Stagione di prosa di Mezzolombardo 2014/2015
Teatro Stabile Bolzano
I vicini
di Fausto Paravidino
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Davide Lorino, Monica Samassa e Sara Putignano
regia di Fausto Paravidino
I vicini è il nuovo testo di Fausto Paravidino, presentato in prima mondiale a Bolzano in una produzione del Teatro Stabile, uno spettacolo sulle nostre paure, immaginarie e reali. Sulle nostre paure reali che spesso sono le nostre paure immaginarie.
In un'atmosfera rarefatta e sospesa, due giovani coppie si incontrano e si scontrano tra le mura domestiche. «Lui sente dei rumori provenire dal pianerottolo. Cercando di non farsi sentire va a guardare dallo spioncino. I rumori cessano. Ritorna al suo posto. Quando Greta torna a casa glielo dice, mentre lei non cera lui ha visto i vicini. Com'erano? Lui non sa dire, vedere non è capire, però ne ha paura. Perché? E chi lo sa, se sapessimo esattamente di cosa abbiamo paura, probabilmente paura non ne avremmo. Lui ha paura dei vicini. Perché? Non lo sa. E Greta? Greta no. Greta non ha nessuna paura dei vicini. Anzi, non vede l'ora di farne la conoscenza, lei ha paura della vecchia. Che vecchia? La vecchia che vede di notte. La vicina. La vicina che c'era prima che arrivassero i nuovi vicini. La vicina che c'era prima di morire. È un sogno? No. È un fantasma? Una sera si incontrano, tutti e quattro. Quella sera succedono cose strane, però non spiacevoli, bene. Solo che la notte la vecchia ricompare. Lei ha sempre più paura, lui ne ha sempre meno, ormai lui va daccordo coi vicini, si vedono di nuovo. I vicini sono molto cambiati. In peggio. Perché? Una piéce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché è immaginato. Un po' come certi fantasmi, un po' come certo teatro». Casa, famiglia, coppia, intrecciate nelle tensioni della nostra realtà quotidiana, sono i temi attorno ai quali si dipana la commedia umana di questo giovane e allo stesso tempo straordinariamente maturo uomo di teatro. Paravidino, con la sua vena inesauribile di autore raffinato e interprete sensibile, riesce a farci ridere e piangere di noi stessi in un rito liberatorio che ci riporta al senso originario del teatro stesso.
organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comune di Mezzolombardo - Circolo Culturale '78