Il 34esimo trentino

Teatro

Spettacolo del comico Lucio Gardin
Info: Comune Denno 0461 655523.

Autore (ha scritto per Striscia la Notizia, Solenghi, Jacchetti, i Fichi d’India, Gnocchi, Panariello e molti altri) giornalista e comico dalla mimica irresistibile, Lucio Gardin ha qualità e senso del ritmo fuori del comune. "Eclettico, ironico, garbato, ma quando serve anche capace di affondare le parole nella satira..." Così è stato descritto dal TG5 quando ha vinto il suo primo Festival Nazionale del Cabaret. Negli ultimi anni ne ha vinti cinque di Festival Nazionali, tra cui i prestigiosi Ugo Tognazzi ed Ettore Petrolini. Nel 2002 è stato insignito del premio di “Cabarettista dell’anno”, il Corriere l'ha descritto come “uno dei migliori nuovi comici in circolazione”.
Nonostante tutto questo Gardin fa ridere. Il suo spettacolo è un bombardamento di battute supportate da una verve mimica davvero unica. Nonostante non sappia leggere, ha scritto due libri. L’importante – dice lui - è che sappiano leggere quelli che li comprano. Il suo spettacolo è una miniera di battute pungenti. Ovviamente non manca la satira di costume “Avete notato che Rovereto è piena di semafori intelligenti? Li chiamano così per distinguerli dall’assessore alla viabilità...” e ancora “In Svizzera ci tengono così tanto alla pulizia, che i piccioni volano a dorso per non sporcare i monumenti”. Ma non manca l’umorismo puro “Mio papà ha incrociato un televisore col forno a microonde, siamo riusciti a vedere 30 ore per la vita in 2 minuti” ed ancora “Una volta ho visto un cartello con la scritta: Hai problemi con l’alcol? Chiamaci! Ho chiamato, era un negozio di liquori” oppure “Quando facevo il cameriere sono stato licenziato perché una signora grassa mi ha chiesto se poteva avere ancora un po’ di carne, e io gli ho risposto: Perché non ne ha abbastanza addosso?” ed anche “Avete visto i turisti sulle nostre piste da sci? Il milanese lo riconosci perché quando è seduto sulla seggiovia continua a dare colpetti di claxon a quello davanti perché si sposti, il sardo invece lo riconosci perché il gancio dello ski-lift lo prende in testa. Ma non tutti.. solo i sardi più alti”. Una comicità pura, mai volgare che non propina personaggi o facili tormentoni ma è tutta giocata a colpi di battute caustiche e sagaci che travolgono letteralmente il pubblico. Un consiglio? Non perdetevelo, così quando lo vedrete in TV potrete cambiare canale pensando “tanto l’ho già visto dal vivo”.