Il Canto delle Pietre

Musica

Storie a Memoria
I segni del Sacro

E' in programma domenica 31 luglio presso l'antica Chiesetta di San Martino nel comune di Villa Lagarina (zona Lago di Cei) il primo appuntamento del progetto “Il Canto delle Pietre”, ciclo di rappresentazioni inserito nell'edizione 2011 della rassegna “Storie a Memoria – Castelli e forti, palazzi e antiche chiese del Trentino”, organizzata dall’assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione della Provincia autonoma di Trento e dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara in collaborazione con il Museo Castello del Buonconsiglio e la Fondazione Museo storico del Trentino.
“Il Canto delle Pietre” è un percorso che intende scoprire le testimonianze di antica tradizione e profonda fede in Vallagarina. Promosso dalla Comunità della Vallagarina, il progetto punta a riscoprire i luoghi dove l'uomo ha impresso il proprio senso del sacro al paesaggio, dove si è fermato a pregare, ma anche dove ha sostato per cercare riposo o per chiedere aiuto. Sono stati individuati, per questa prima edizione della rassegna, quattro edifici sacri risalenti all'anno mille, autentici gioielli architettonici, che colpiscono ancora con un fascino e una spiritualità che non hanno riscontro in altre opere, pur splendide, dell'architettura religiosa e che rivestono un ruolo cruciale nel paesaggio alpino. Queste chiese si pongono ancora oggi come riferimenti, tappe, soste nel nostro cammino.
Le rappresentazioni popolari, basate su ricostruzioni storiche e interventi musicali, fanno riferimento a momenti di festa e di aggregazione delle comunità, che si raccolgono e si aprono ai loro ospiti per comunicare tracce e segni di lontane origini. Durante gli eventi i visitatori potranno incontrare dei pellegrini-attori che racconteranno la storia del luogo o la loro esperienza di viaggiatori.

“Il canto delle pietre”
L'azione teatrale, che avrà per protagonisti gli attori della "Compagnia delle Arti", si svolgerà nel sagrato della piccola chiesa e ricostruirà le vicende che – nei secoli – ne caratterizzarono la frequentazione da parte di pellegrini e fedeli.
La costruzione antichissima, probabilmente di origine babrbarica, è sorta sui resti di un castelliere preistorico adattato a fortilizio in epoca romana. Le prime testimonianze, risalenti all'anno 1220, riferiscono che la chiesa ospitava una comunità di monaci, mentre nel Sei e Settecento è documentata in loco la presenza di alcuni eremiti. La prima informazione che li riguarda – racconta Alberto Folgheraiter ne "I Custodi del Silenzio" – si riferisce ai Capitoli, pubblicati a Trento nel 1702 e firmati dall'arciprete di Valla Lagarina, il conte Carlo Ferdinando di Lodron. Compito dell'eremita era "tener polita la chiesa della Madonna di San Martino come conviene alla casa di Dio."
La tradizione riferisce che nel medioevo vi si poteva impartire il battesimo e - così la leggenda - fin quassù venivano portati i bambini persino dalla lontana Val di Cavedine, al di là del crinale del Monte Stivo. Al fatto che San Martino rappresentava un luogo "di passaggio", si riferisce, probabilmente, la denominazione "in Trasièl", cioè in transito, in quanto di lì passava l'antica strada che saliva da Cimana di Pomarolo e attraversava la Val d'Ison per proseguire poi verso la Val di Cavedine.Sulla chiesetta di San Martino in Trasièl esiste una leggenda che parla di un falegname, un contadino e un oste che vi si recarono alla ricerca dell’eremita a cui chiedere consigli.
Nel secolo scorso la chiesa, già priva del battistero portato a Castellano verso la metà del sedicesimo secolo, venne lentamente abbandonata. Passata successivamente a privati, venne riadattata nella seconda metà dell'Ottocento dalla famiglia Pergher di Rovereto, proprietaria anche del vicino maso del Prà dell'Albi.

L'azione scenica farà accenno anche alla vita di San Martino, nato in Pannonia nell'anno 316, e al celebre episodio del mantello tagliato in due e donato ad un povero, dal quale deriva la leggenda popolare della cosiddetta “estate di San Martino”. Nella rappresentazione saranno impegnati gli attori Bruno Vanzo, Giuliana Germani e Gabriele Penner. La componente musicale sarà affidata al "Cremonense Collegium Musicum", ensemble specializzato nella valorizzazione del patrimonio musicale medioevale e del primo Rinascimento, sia sacro che profano.
Lo spettacolo, che avrà inizio alle 17.00, è promosso dalla Comunità della Vallagarina in collaborazione con il Comune di Villa Lagarina. Il pubblico, che potrà assistervi gratuitamente, potrà raggiungere San Martino provenendo da Castellano (raggiunte le prime case di Cei ci si dirige verso destra seguendo l'indicazione "Chiesa romanica S.Martino"), oppure salendo a Cei partendo da Aldeno e svoltando a sinsitra dopo aver oltrepassato il Lago.

Cremonense Collegium Musicum
Nasce nel 1987 e si occupa della valorizzazione del patrimonio musicale medioevale e del primo Rinascimento, sia sacro che profano, con particolare attenzione ai generi teatrali propri delle chiese e delle corti italiane del tempo, con produzioni frutto di ricerche nei vari campi del sapere storico, religioso, letterario, musicale e drammatico. La grande attenzione all’aspetto spettacolare del proprio lavoro, l’uso di copie di strumenti storici, l’analisi delle fonti e degli ambienti, nonché il rigore con cui viene curata l’esecuzione, hanno portato la Compagnia ad un'intensa attività artistica, in Italia ed in moltissimi Paesi, con programmi tematici, concerti e spettacoli in festival e rassegne di grande prestigio.
Ha inciso per varie etichette discografiche numerosi CD dedicati alla musica e alla danza antica.


organizzazione: P.A.T. Assessorato alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione Servizio Attività Culturali - Centro Servizi Culturali S. Chiara - Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali