Il Cavaletto del Dürer

Musica

Il Gruppo Caronte, nella magica cornice del Castello di Segonzano, propone un originale percorso musicale e letterario tra Germania e Italia, facendo rivivere agli spettatori l’atmosfera al tempo del Dürer, attraverso le letture di Piergiorgio Prato, la voce del soprano Mi-Ju Won, il flauto di Massimiliano Pezzotti e l’arpa di Elena Trovato.
Ingresso libero.
Organizza: A.p.T. Pinè e Cembra

Un originale percorso musicale e letterario fra Germania ed Italia, in grado di tornare al tempo di Albrecht Dürer, il celebre pittore ed incisore tedesco che alla fine del XV secolo ha celebrato la Val di Cembra con diversi acquerelli. Fra i soggetti immortalati vi è anche il Castello di Segonzano, che nel tardo pomeriggio del 26 luglio ospiterà uno spettacolo dedicato alle letture di Piergiorgio Prato, ma anche alla voce del soprano Mi-Ju Won, accompagnata dal flauto di Massimiliano Pezzotti e dall’arpa di Elena Trovato. L’appuntamento, intitolato “Il cavalletto di Dürer”, concluderà una settimana sulle tracce del pittore, grazie ad una serie di escursioni che hanno permesso di
rivivere i posti toccati dall’artista teutonico nel suo viaggio. Era il 1495 quando si mise in cammino alla volta di Venezia: entrò in Italia attraverso il Passo del Brennero, intenzionato a percorrere l’intera Val d’Adige verso sud. Arrivato ai Laghetti di Egna trovò le strade interrotte a causa dello straripamento del fiume Noce. Dürer, che evidentemente non era il tipo da lasciarsi scoraggiare facilmente, decise di aggirare l’ostacolo utilizzando un percorso alternativo, decisamente più lungo. Una volta oltrepassato il Lago Santo, si ritrovò in Val di Cembra. Qui si fermò alcuni giorni, ospite a Segonzano del capitano Georg von Ebenstein. Il castello fu la base di partenza di un piccolo “tour” che lo portò a fissare su tela gli scorci ed i monumenti più caratteristici della zona. In tempi recenti la strada seguita dall’artista germanico è stata rimessa in ordine e dotata di indicazioni. Il percorso, ottimo per escursioni e conosciuto con il nome di “Sentiero del Dürer”, fa rivivere a chi lo percorre le emozionanti scoperte paesaggistiche dei viandanti di un tempo.