Il Teatro Comico
Stagione di Prosa di Bolzano 2007/2008
La grande Prosa
Teatro Stabile Bolzano|La Biennale di Venezia
Il Teatro Comico
di Carlo Goldoni
regia Marco Bernardi
scene Gisbert Jaekel
costumi Roberto Banci
luci Lorenzo Carlucci
con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain, Libero Sansavini, Roberto Tesconi
Riflessioni, gossip e comicità per linizio del teatro moderno
"Questa, chio intitolo Il Teatro Comico, piuttosto che una Commedia, prefazione può dirsi alle mie Commedie. Così Carlo Goldoni (Venezia 1707 Parigi 1793) presentò la commedia in tre atti in prosa scritta a Venezia nel 1750 e rappresentata per la prima volta a Milano nellestate dello stesso anno.
Il Teatro Comico può considerarsi una sorta di prefazione al programma delle commedie nuove con cui il grande autore veneziano, di cui questanno ricorre il tricentenario della nascita, si ripresentò al pubblico con sedici nuove commedie scritte in un solo anno. Ma è soprattutto un documento prezioso del processo di rinnovamento e della riforma teatrale goldoniana. Un testo illuminante sulla poetica della nuova commedia di carattere e sul mestiere degli attori.
La commedia è costruita secondo la tecnica del teatro nel teatro: presenta infatti gli attori della compagnia guidata da Girolamo Medebac (della quale Goldoni fu dal 1748 al 1753 drammaturgo stabile), intenti a provare una specie di farsa intitolata Il padre rivale del figlio. La compagnia e il capocomico dibattono sul cattivo gusto secentesco, i lazzi e le tirate delle commedie allimprovviso discutendo, al contempo, del passaggio dalla Commedia dellArte alla riformata commedia di carattere.
Il risultato ottenuto dal grande drammaturgo con questo lavoro è sorprendentemente moderno, un testo metateatrale nel quale Goldoni difende appassionatamente la propria filosofia drammaturgica. Un vero gioiello che permette di spiare dal buco della serratura il backstage di una compagnia veneziana del Settecento nel momento della tensione creativa con tutti i problemi teorici, le fragilità umane degli attori costretti a cambiare il proprio metodo di lavoro, le piccole e grandi rivalità gerarchiche interne al gruppo, la pietà umana per alcuni di loro costretti in difficoltà economica.
Il tutto raccontato con quello stile comico a tratti irresistibile con cui solo Goldoni riesce a trattare qualsiasi argomento, anche quello a lui più caro come in questo caso le ragioni del suo fare teatro. Per affrontare la sua sesta avventura registica goldoniana, Marco Bernardi, ha voluto ricostruire la compagnia che ha lavorato con lo Stabile di Bolzano nella fortunata edizione de La Locandiera, replicata per più di trecento rappresentazioni e ne La vedova scaltra. Compagnia guidata da Patrizia Milani, Carlo Simoni e dal veneziano Alvise Battain. Un gruppo di attori che ha ormai maturato una specifica esperienza stilistica in rapporto alle caratteristiche strutturali della drammaturgia goldoniana e che il regista e direttore del Teatro Stabile di Bolzano vuole ora mettere alla prova, come evidenziato da Guido Davico Bonino, con una tra le più assennate (o persino sofferte) creazioni-riflessioni goldoniane.
Vendita dei biglietti nei giorni di spettacolo presso
la cassa del Teatro a partire dalle ore 19.00