Il Trentino nella Grande Guerra
Il Trentino nella Grande Guerra di Luigi Sardi
Curcu & Genovese, 2014
Reading letterario e musicale
A cura di Luigi Sardi
Voce narrante: Antonella Montedoro
Chitarra: Piergiorgio Lunelli
Sarajevo, 28 giugno 1914. Era il giorno di San Vito quando quel colpo di pistola cambiò l'Europa. E passato un secolo ma la memoria è ancora viva perché quella guerra che la retorica volle chiamare subito Grande, è più attuale nel Trentino e nel Südtirol rispetto al resto della Nazione dove, il più delle volte, è ricordata solo da monumenti sui quali centinaia di nomi incisi nella pietra o nel bronzo sono nomi ormai ignoti. E la storia di un popolo, quello Trentino e Sudtirolese disperso dai Carpazi alla Galizia, dal Carso al Montello però ben vivo nel ricordo collettivo.
Per il Regno d'Italia fu lultimo, eroico quanto tragico atto del Risorgimento. Ma anche una guerra di conquista territoriale, quindi imperialista, perché costrinse negli italici confini popolazioni che parlavano, parlano e parleranno il tedesco e lo slavo.
Sono passati 100 anni. Adesso il Piave mormora le parole della memoria. Come il San, la Drina, la Marna. Si rilegge la storia. Se è necessario si corregge la dove il fascismo nato da uomini che avevano conosciuto solo il mestiere delle armi, l'ha travisata. In un'Europa ormai senza confini, si commemora, ma non si celebri, nel ricordo di tutte le bandiere, unorrenda strage, il sacrificio di milioni di uomini che, ancora ragazzi, vennero mandati inutilmente a morire.
organizzazione: Biblioteca comunale di Levico Terme - P.A.T. Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale - in collaborazione con l'APT Valsugana