Il Trionfo Tridentino

Manifestazioni ed eventi

Dicastelincastello

La ricostruzione di una festa rinascimentale tenutasi nel 1547 alla corte del Cardinale Cristoforo Madruzzo per celebrare la vittoria riportata dall'Imperatore Carlo V sui luterani. Un poemetto coevo di Leonardo Colombino racconta che, nell'occasione, fu realizzato al Castello del Buonconsiglio uno spettacolare corteo di personaggi rappresentanti le figure dei Tarocchi, a conferma di come fosse in voga nel Rinascimento questo gioco di carte allegorico e divinatorio. Saranno oggetto della ricostruzione storica, arricchita da narrazioni e musiche rinascimentali, i preziosi costumi degli Arcani maggiori realizzati da Chiara Defant.

Per festeggiare la vittoria riportata a Muhlberg in Sassonia dalle truppe imperiali del Sacro Romano Intero guidate da Carlo V sui luterani, il Cardinale Cristoforo Madruzzo organizzò il 3 maggio del 1547 una grande festa al Castello del Buonconsiglio a Trento. Ne dà conto Leonardo Colombino nel poemetto «Il Trionfo Tridentino».
Prende spunto da questo racconto la ricostruzione storica che sarà proposta in forma di spettacolo mercoledì 27 agosto a Castel Thun nell'ambito della rassegna «dicastelincastello» promossa dal Servizio Attività Culturali della Provincia autonoma di Trento e curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione con Museo Castello del Buonconsiglio e Coordinamento Teatrale Trentino.
Nato a Terlago nel 1524, Leonardo Colombino esercitò la professione notarile ma, essendo simpatizzante delle tesi luterane, fu imprigionato per eresia e rimesso in libertà soltanto dopo aver abiurato.
Nella rievocazione storica in programma a Castel Thun, sarà l'attore Bruno Vanzo a interpretare il ruolo del letterato autore de «Il Trionfo Tridentino» nella descrizione della grande festa che ebbe per protagonisti i personaggi dei Tarocchi e, in particolare, degli Arcani maggiori. A conferma di come fosse in voga all'epoca anche a Trento, e perfino in ambienti vicini al mondo ecclesiastico, questo gioco di carte allegorico e divinatorio.
Indossando i sontuosi costumi ideati da Chiara Defant, faranno omaggio ai personaggi della nobiltà trentina – così come avvenne in quel lontano 1547 – i personaggi del Bagatto, dell'Imperatore, della Papessa, del Sole, della Luna e della Morte. Ad ogni apparizione sarà ispirato un racconto letterario affidato alle voci di Giuliana Germani e Mauro Gaddo.
Anche questa rappresentazione farà dunque riferimento a quella fioritura artistica e culturale senza precedenti che il Rinascimento seppe generare nell'Europa del Cinquecento e che trova espressione nella grande mostra “Dosso Dossi – Rinascimenti eccentrici” che, in queste prime settimane di apertura, ha già richiamato nelle sale del Castello del Buonconsiglio a Trento migliaia di visitatori.
L'appuntamento con «Il Trionfo Tridentino» è fissato per mercoledì 27 agosto a Castel Thun alle 18,30

Ingresso: acquisto diretto al Castello - intero € 5,00; ridotto € 3,00

A cura del Centro Servizi Culturali S. Chiara
Info, prezzi e prevendite:
da lunedì a sabato dalle 15.00 alle 18.00
N° verde 800-013952 / 0461-213834
www.csc.tn.it

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CASTEL THUN
Orari: tutti i giorni tranne lunedì 10.00-18.00
lunedì di agosto aperto
Ingresso: 6 euro
Ton - Via Castel Thun
Tel. 0461 657816
www.buonconsiglio.it

Castel Thun viene citato per la prima volta in un atto vescovile del 1258, relativo al conferimento del dosso di Belvesino alla famiglia Thun. La concessione prevedeva il diritto di costruire un castello che prese il nome dal luogo in cui venne edificato. Il nucleo originario del castello, datato alla metà del XIII secolo, era costituito da un mastio probabilmente racchiuso da una palizzata in legno. Nei secoli successivi la struttura fu interessata da continui ampliamenti e migliorie, che la trasformarono da modesto fortilizio a grandiosa residenza. Nel corso del Trecento furono costruiti diversi fabbricati all’interno della cinta, a ridosso della muratura stessa. Nel Cinquecento la parte residenziale fu sopraelevata e abbellita sulla scia del rinnovamento architettonico e artistico, di gusto rinascimentale, promosso dal principe vescovo Bernardo Cles (1514-1539). Anche gli apparati difensivi furono completamente ridefiniti nel corso del XVI secolo e in quello successivo. Gli ultimi importanti interventi architettonici si ebbero nel Settecento; fu attuata una regolarizzazione generale del palazzo mediante il livellamento dei piani, secondo il gusto del tempo. Molte superfici esterne furono intonacate per creare un senso di omogeneità nella costruzione. Le invasioni napoleoniche segnarono profondamente il castello, che venne saccheggiato e spogliato di gran parte degli arredi. Con la fine del principato vescovile (1803) la famiglia perse i proventi delle rendite ecclesiastiche; il loro generoso mecenatismo, unito agli investimenti sbagliati di Matteo II Thun (1813- 1892), rese irreversibile il tracollo finanziario. Nel 1926 i proprietari furono costretti alla vendita del castello, che venne acquistato dal ramo boemo della famiglia Thun, gli Hohenstein. Questi lo abitarono fino al 1985 quando il conte Zdenko, ultimo discendente, morì senza lasciare eredi. Nel 1992 il castello fu acquisito dalla Provincia autonoma di Trento, che lo ha aperto al pubblico nel 2010, dopo un impegnativo restauro. Castel Thun rappresenta una delle più prestigiose residenze trentine, con oltre 150 stanze che conservano gli arredi originali delle diverse epoche.