Il Trovatore

Musica lirica

Tutti i colori della pace

Interpreti:
Leonora: Maria Letizia Grosselli
Manrico: Nester Martorell Perez
Conte di Luna: Walter Franceschini
Azucena: Elena Serra
Ferrando: Alessandro Colombo
Ines: Victoria Burneo Sanchez
Ruiz: Gabriele Iori/ Marco Bertolini
Messo: Marco Bertolini/Gabriele Iori
Vecchio Zingaro: Filiberto Mignolli
Coro Lirico “G. Verdi” di Bolzano e Merano / Coro Paganella / Orchestra Giovanile Trentina
Regia: Mirko Corradini
Maestro Concertatore e Direttore: Claudio Vadagnini
Maestro collaboratore: Luca Schinai
Allievi di Estroteatro
Costumi: Centromoda Canossa

Il trovatore è l’opera di Giuseppe Verdi rappresentata in prima assoluta il 19 gennaio 1853 al teatro Apollo di Roma. Assieme a Rigoletto e La Traviata è la seconda opera della cosiddetta “ trilogia popolare”, la più densa di forti contrasti drammatici che, uniti ad una straordinaria ricchezza melodica, hanno assicurato il trionfo dell’opera già dalla sua prima rappresentazione. Per Verdi fu un successo senza precedenti: il pubblico ne fu entusiasta,
La Gazzetta Musicale lo definì “un trionfo meritato” e Il Trovatore fu riconosciuto un capolavoro, come viene considerato tutt’oggi.
Scrive Julian Budden, «Con nessun’altra delle sue opere, neppure con il Nabucco Verdi toccò così rapidamente il cuore del suo pubblico».
È intrisa di vitalità, istintività e passione: la caratterizzazione di Azucena, la zingara fattucchiera, è incisiva e tipica dello stile teatrale verdiano specie nel celebre racconto dell’atto secondo (“condotta ell’era in ceppi..” - Il brano, per l’insistenza di un insolito lamentoso accompagnamento, per l’incalzare angosciato della melodia fino al grido finale, è una delle pagine più potenti di Verdi-) e nella scena finale. Ma anche le melodie di Leonora, Manrico e Conte di Luna sono musicalmente fra le più valide scritte dal compositore.
Il Trovatore è “un omaggio all’inconscio collettivo che ha le sue radici nell’infanzia: poema della superstizione e della faida, vibra alla fiamma del focolare dove si raccontavano le fiabe e leggende -spesso tragiche- prima del sonno”. Così la mente dello spettatore, coinvolta nello scontro passionale, sfrenato, istintivo ad elevata temperatura dei sentimenti che passa improvvisamente a colori più leggeri e smorzati per rendere pienamente tutte le sfumature psicologiche dei personaggi, segue il discorso musicale ed il dramma in stato quasi ipnotico trascinato facilmente dal carattere focoso della natura verdiana.

Associazione Musicale Aurona
Coro Lirico “Giuseppe Verdi” di Bolzano


organizzazione: Provincia autonoma di Trento - Comune di Vezzano - Comune di Padergnone - Biblioteca Intercomunale di Vezzano, Padergnone e Terlago