Il cappotto
Che sarà della neve?
Il cappotto
dallopera di Nikolaj V. Gogol'
con Sara Bettella, Claudia Gafà e Demis Marin
regia di Stefano Pagin
Note di Regia: In scena tre figure maligne giocano crudelmente ai danni del più debole e intrecciano i fili di un complotto, teso dai colleghi d'ufficio, dalla padrona di casa, dalla moglie del sarto, dal personaggio importante, dalla città e dal freddo dell'inverno russo. Un inquietante e grottesco concerto corale dove tutti si spiano e spettegolano delle miserie altrui, facendo fronte comune nell'odiare Akakij Akakievich. Grande e smisurato è il tavolo, unico elemento scenico, che diventa il luogo dove i tre attori complottano alle spalle del povero Akakij Akakievich
Trama: Ambientato nel mondo dell'amministrazione pubblica di San Pietroburgo, Il Cappotto tratta la vicenda umana di Akaij Akakievic Basmackin, umile funzionario costretto a vivere con il misero stipendio da impiegato. Costui si scontra con le proprie ristrettezze economiche nel momento in cui deve comprarsi un nuovo cappotto, poiché quello vecchio è talmente liso da non essere più utilizzabile. Per far fronte all'ardua impresa, Akakij Akakievic comincia a risparmiare per pagare il lavoro del sarto.
L'arrivo del nuovo indumento rappresenta per il protagonista un evento straordinario: appena indossato, egli ottiene il rispetto dei colleghi d'ufficio e dei superiori che appena prima lo vessavano con insolenza. Invitato per la prima volta ad una serata in compagnia dei colleghi di lavoro, nel ritorno a casa viene derubato del nuovo cappotto. Un disperato Akakij Akakievich cerca invano giustizia, ma muore di freddo dopo poco, distrutto per la perdita dell'indumento e di ciò che esso aveva significato. La narrazione ha però un finale fantastico
Stefano Pagin: Regista veneziano, tra le sue regie firma: Le Massere di C. Goldoni, La distruzione di Kreshev di I. B. Singer, Horae Canonicae di W. Auden per la Collins Production di Londra. La Venexiana, La buona madre di C. Goldoni per la Biennale di Venezia Selezione Ufficiale al premio ETI.
organizzazione: Indigena Teatro - Associazione Culturale Le Stelle Alpine