Il cinema di animazione cecoslovacco e Jan Svankmajer
Interviene Marco Bellano. Introduce Gianluigi Bozza
Se il cinema a base di pupazzi animati è diventato oggi così popolare in tutto il mondo – a partire almeno da Nightmare Before Christmas –, il merito va in gran parte agli animatori e registi cecoslovacchi. Dagli anni Trenta in poi, sono stati ininterrotti i successi artistici di una “scuola” che, con radici profonde nel teatro di figura nazionale, ha scoperto come usare il linguaggio cinematografico per dotare la materia inerte di espressività e vita.
La poetica cecoslovacca di tale animazione ha in effetti al suo cuore un paradosso affascinante: ciò che recita sullo schermo non nega mai la sua natura inanimata, ma anzi la esibisce. I pupazzi di Jiří Trnka (1912-1969) non mutavano mai espressione, come maschere in antiche commedie. Ciò che rendeva “vivi” i volti era la raffinatezza della loro costruzione, che impostava il loro sguardo in maniera da renderlo vago, perso verso misteriosi orizzonti; e vi era poi il cinema, che dava ritmo e senso alle pose degli attori in miniatura grazie a calcolate scelte di inquadratura, angolazione di ripresa e illuminazione. La pantomima, poi, era esaltata dalla musica, spesso a cura di Václav Trojan, collaboratore fisso di Trnka.
Questo delicato equilibrio tra animato e inanimato venne rovesciato e ripensato in chiave surrealistica nel cinema di Jan Švankmajer (1934), che per ammissione dello stesso regista, è dedicato alla “vita segreta degli oggetti”. Švankmajer raccolse il testimone di Trnka, affascinato dal rapporto diretto che si instaura tra il processo creativo e l’immaginazione; ogni suo nuovo film, caratterizzato da un’esibizione a volte anche cruda della materia fisica, reinventata in maniere impensabili, è stato un passo in più lungo il percorso necessario a comprendere come rendere visibile e tangibile un desiderio creativo.
I cortometraggi e i lungometraggi di Švankmajer, nonostante la complessità e l’aggressività visiva, hanno suscitato notevole attenzione internazionale, specialmente dopo la retrospettiva in onore del regista organizzata nel 1983 presso il Festival di Annecy. Ciò che colpì immediatamente il pubblico fu l’aspetto inaudito delle immagini. Il mondo di Švankmajer ubbidisce infatti a una logica non narrativa, dove le ambientazioni e i protagonisti nascono dall’incontro tra parti che nella realtà sarebbero inconciliabili tra loro, come nei coacervi visivi o lessicali prodotti dalla tecnica surrealista del cadavre exquis.
Lo stupore, tuttavia, è la via d’accesso più facile e meno profonda al lavoro del regista. Occorre invece ricordare che in Švankmajer emerge l’intero universo culturale del gruppo surrealista ceco, arricchito da influenze culturali care in modo specifico al regista. Si vedano i riferimenti espliciti ai trompe-l'œil a tema vegetale di Giuseppe Arcimboldo, che a loro volta rimandano all’epoca dorata in cui Praga fu capitale del Sacro Romano Impero, sotto Rodolfo II d’Asburgo. Al tempo stesso, però, nel cinema di Švankmajer vengono rappresentati i traumi politici del ventesimo secolo, dal nazismo allo stalinismo, alla Primavera di Praga del 1968 e oltre.
Ricostruisce e affronta queste vicende Marco Bellano nell’incontro-dibattito “Il cinema di animazione cecoslovacco e Jan Švankmajer” che si svolgerà a Levico Terme mercoledì 4 agosto 2021, alle ore 21,00 nella “Sala Senesi” del Palazzo delle Terme.
Marco Bellano, docente di Storia dell’animazione al Dipartimento Beni Culturali dell’Università degli studi di Padova. Nel 2014 la Society for Animation Studies lo ha insignito del Premio Norman McLaren-Evelyn Lambart, per il Miglior Articolo Accademico sul Cinema d’Animazione 2010-2011.
È autore di libri Metapartiture. Comporre musica per i film muti (Cinit, 2007); Animazione in cento film (in collaborazione con Giovanni Ricci e Marco Vanelli, Le Mani, 2013); e Václav Trojan. Music Composition in Czech Animated Films (CRC Press, 2019)
In ottemperanza alle normative vigenti, per la partecipazione agli incontri è necessaria la prenotazione, inviando una mail all’indirizzo info@ba-csseo.org e indicando il proprio nome e cognome e numero di cellulare.
L’incontro-dibattito potrà essere seguito in diretta anche sulla piattaforma Zoom, al seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/87641512896
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