Il colore del sacro, dell'anima, della tecnologia
Il colore del sacro, dellanima e della tecnologia è il titolo della mostra, promossa nella sede del suo nuovo Centro di ricerca della Tassullo Spa. Lesposizione raccoglie più di ottanta opere darte di grande valore storico e artistico provenienti dalle collezioni pubbliche e private. Quadri di maestri dellarte italiana dal Cinquecento ai giorni nostri conducono in un viaggio dentro il colore quale primario elemento simbolico ed emozionale. Fra gli artisti esposti nella nuova struttura del cementificio, a Tassullo, si segnalano Giovanni Bellini, Francesco Unterperger, Giuseppe Bazzani, Bartolomeo Bezzi, Mario Sironi, Fortunato Depero, Pio Semeghini, Achille Funi, Lucio Fontana, Felice Carena, Ottone Rosai, Virgilio Guidi, Osvaldo Licini
Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni:
I colori del sacro
I colori dellanima
I colori della tecnologia.
I COLORI DEL SACRO guarda al colore quale elemento simbolico sacro, alla cui sfera ancestrale vengono congiunte le sue declinazioni più preziose e brillanti. La dimensione cromatica ha assunto nella storia delluomo significati riconosciuti pressoché universalmente: significati sui quali il visitatore sarà invitato a riflettere, accompagnato in un percorso nel quale potrà assaporare il fascino di opere darte che restituiscono un tempo che va dal Cinquecento al secolo scorso.
La sezione si apre con le statue lignee policrome della cimasa dellaltare a portelle della chiesa di San Vigilio a Tassullo, provenienti dal Museo Diocesano Tridentino, opere gotiche datate 1520 e uscite dalla bottega di Jörg Lederer. Laltare, simbolo allinterno della mostra del patrimonio culturale locale, rappresenta una summa dei colori del sacro: loro, il blu, il rosso carminio proiettano la fisicità delle opere oltre la dimensione della materia.
Le sculture della cimasa sono accostate ad opere pittoriche di notevole valore storico ed artistico: un cammino nei preziosi colori di Giovanni Bellini, Pietro Della Vecchia, Giuseppe Bazzani, Francesco Unterperger, Domenico Zeni.
Non solo quelli dellarte liturgica propriamente detta sono i colori del sacro ma anche i colori usati da artisti novecenteschi, tutti permeati da una profonda spiritualità, quali Tullio Garbari, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Felice Carena, Fausto Melotti, Umberto Mastroianni, Virgilio Guidi, Carlo Sartori.
I COLORI DELLANIMA presenta il colore come ineguagliabile mezzo despressione dellartista. La sensibilità individuale e lespressività del pittore si manifestano sulla tela attraverso due componenti fondamentali che si compensano e sostengono a vicenda: segno e colore. Sono questi i cardini dellarte pittorica, che non si trovano però in una relazione paritaria, e si configurano inoltre sulla tela in maniera diversa a seconda dellanima dellartista stesso. Il colore ha spesso il predominio sulla linea anche perché questultima si rivela ai nostri occhi grazie al colore stesso.
La sezione prende così in considerazione sia opere di autori novecenteschi dallanima romantica e appassionata, quali per esempio Bartolomeo Bezzi, Alessandro Pomi, Pio Semeghini, Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Mario Sironi, Achille Funi e Afro Basaldella; sia di autori dallanima pensante e razionale, guidati da una ricerca rigorosamente scientifica, quali Luigi Senesi e Aldo Schmid. Le opere di questi ultimi saranno ospitate nella parte finale della sezione assieme a preziose tele di Fortunato Depero, artista originario della Valle di Non che ha affrontato una ricerca avanguardista di arte totale.
IL COLORE DELLA TECNOLOGIA è la sezione dedicata ad opere scultoree che mettono in mostra la forza della materia, dei materiali nella loro rappresentazione artistica. Opere in cemento, ferro, calce naturale a testimoniare labilità dellartista-costruttore, dove il colore è parte integrante della materia prima ma, alloccasione può diventare una maschera, offrendosi allo sguardo nelle sue più variegate possibilità.
In mostra opere di Pino Castagna e di Pietro Weber.
organizzazione: Tassullo Spa