Il fattore minoranza linguistica
Nella revisione statutaria delle autonomie speciali alpine
Il seminario analizzerà, secondo criteri scientifici, quanto il fattore “minoranza linguistica” abbia contribuito all’attuale configurazione delle autonomie speciali alpine e soprattutto quanto possa essere valorizzato in occasione dell’attuale revisione statutaria.
In apertura dei lavori i saluti di Anna Maria Trenti Kaufman (direttrice dell’Istituto Cimbro – KulturInstitut Lusérn) e l’introduzione di Roberto Toniatti (Università di Trento). Relazioni di Roberto Louvin in merito alla Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (Università della Calabria), Elena D’Orlando in relazione al Friuli Venezia Giulia (Università di Udine), Jens Woelk per il Trentino (Università di Trento), Esther Happacher per l’Alto Adige/Südtirol (Università di Innsbruck). La discussione sarà avviata da Massimo Carli (Università di Firenze) e Simone Penasa (Università di Trento), mentre le conclusioni saranno affidate a Francesco Palermo (Università di Verona, Eurac Bolzano, Senato della Repubblica).
«La revisione statutaria delle Autonomie Speciali Alpine – osservano gli organizzatori – è destinata ad affrontare una serie di aree tematiche di alta intensità politica, che includono il governo dell’economia e lo sviluppo dell’imprenditorialità, la salvaguardia e la promozione dell’ambiente, lo sviluppo dell’istruzione e della ricerca scientifica, la gestione dei processi di internazionalizzazione e di interazione con le culture altre, la cura della qualità della vita. Tuttavia, il baricentro della revisione statutaria e un elemento di aggregazione comunitaria non può non essere la propria identità tradizionalmente plurale dal punto di vista culturale e linguistico. Tale identità plurale attribuisce pertanto al fattore “minoranza linguistica” un ruolo del tutto rilevante. L’arco alpino si è rivelato un territorio che ha saputo salvaguardare un ricco patrimonio di convivenza fra gruppi che rivendicano la propria identità particolare pur nella condivisione del medesimo territorio nel quale l’insediamento di ciascuno è tradizionalmente consolidato».
Programma
Prima sessione (9:30-12:30)
Presidenza: Francesco Palermo, Università di Verona, EURAC Bolzano, Senato della Repubblica
Saluti: Anna Maria Trenti Kaufman, Direttore-Diretor, Istituto Cimbro – KulturInstitut Lusérn
Introduzione: Roberto Toniatti, Università di Trento
Relazioni
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Il fattore «minoranza linguistica» nella revisione statutaria della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
Roberto Louvin, Università della Calabria -
Il fattore «minoranza linguistica» nella revisione statutaria del Friuli Venezia Giulia
Elena D’Orlando, Università di Udine
Discussant: Massimo Carli, Università di Firenze
Discussione
Pranzo
Seconda sessione (14:30-17:30)
Presidenza: Gianfranco Postal, Corte dei Conti, Trento
Relazioni
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Il fattore «minoranza linguistica» nella revisione statutaria del Trentino
Jens Woelk, Università di Trento -
Il fattore «minoranza linguistica» nella revisione statutaria dell’Alto Adige/Südtirol
Esther Happacher, Università di Innsbruck
Discussant: Simone Penasa, Università di Trento
Discussione
Conclusioni
Francesco Palermo, Università di Verona, EURAC Bolzano, Senato della Repubblica
La partecipazione al seminario e al pranzo (buffet) è soggetta ad iscrizione tramite la compilazione del form di adesione on line .
organizzazione: Università degli studi di Trento