Il gatto selvatico nelle Alpi

Incontri e convegni

Nei primi decenni del ‘900 il gatto selvatico era ritenuto estinto nelle Alpi Orientali. Nel corso degli anni Sessanta del secolo scorso la specie venne sempre più frequentemente documentata presso il confine orientale italiano.

Negli ultimi decenni il felide ha espanso notevolmente la sua distribuzione raggiungendo il margine più occidentale nel Bellunese meridionale.

Recentemente la specie è stata segnalata anche in Trentino, precisamente sul Monte Bondone e nel Primiero.

Il gatto selvatico è un carnivoro particolarmente protetto e inserito nelle liste della Convenzione di Berna, della CITES e in Italia è tutelato dalla legge 157/92. Benché il suo status non sia ritenuto critico, la frammentazione dell’habitat e l’ibridazione con il gatto domestico possono minacciare localmente alcune popolazioni.

Interverranno:
Andrea Sforzi (Museo di Storia Naturale della Maremma)
Edoardo Velli (ISPRA)
Marco Catello (Progetto Lince Italia)
Lolita Bizzarri (Guide Trek Alps)
Riccardo Deon e Giacomo De Donà (Fotografi naturalisti - Associazione faunisti veneti)
Marcello Franchini (Università degli Studi di Udine).

I relatori discuteranno della biologia della specie, delle tecniche di studio e monitoraggio e delle interazioni con altri carnivori. Verranno inoltre presentati nuovi dati sulla sua distribuzione in ambiente alpino.

L’iniziativa si inserisce tra gli eventi collegati alla mostra Felini delle Alpi visitabile fino al 6 novembre presso il Museo Centro Documentazione Luserna.

Il convegno, aperto al pubblico, inizierà alle ore 9.00 e si concluderà alle ore 14.45