Il giardino delle arance e degli angeli che piangono
Masi In Visibili
Il giardino delle arance e degli angeli che piangono
Premio drammaturgia Riccione- A.T.E.R. Per il teatro 1994
Nuovo allestimento di uno degli spettacoli storici di Piccolo Parallelo.
Con Michele Dallagiacoma e Martino Valentini. Testo di Enzo G. Cecchi, regia Enzo Cecchi
Produzione del festival
È una sorta di diario che per la scansione e l'uso mescolato di più lingue rimanda ad un diario medioevale. Le vicende dei due personaggi vengono scandite in dodici scene, una per ogni mese dell'anno, da marzo a marzo dell'anno successivo. Lo scenario in cui si svolgono le vicende è un appezzamento di terreno che diventerà in questi 12 mesi il giardino dello straniero Carlo e poi del paesano Matteo. Dietro questo giardino un paese che come un fantasma si manifesta solamente con suoni, rumori, voci.
"In una cadenza di eventi determinata dal fluire dei mesi, che dà alla vicenda un fascino legato alla natura e al suo trascolorare, il dialogo povero tra il rancoroso straniero Carlo perseverante nella volontà di escludersi dalla vita e da ogni storia e lo spontaneo Matteo, uomo di terricola aderenza, il dramma sviluppa in lenta progressione dolorosa e con saporoso contrasto linguistico il senso del rapporto impossibile a casa del negarsi altrui"