Il giorno bianco 6 agosto 1945 - 6 agosto 2005

Convegno

Un evento di riflessione in occasione della mostra d’arte dedicata all’atomica

“IL GIORNO BIANCO 6 agosto 1945 - 6 agosto 2005”
Con intervento poetico di Luigi Zoppello e intervento sonoro di Xenja Plasma
In occasione della mostra di “Atomicwerk” di Stefano Cagol

ORGANIZZATO DA: Comitato Forte Strino; Comune di Vermiglio
SUPPORTATO DA: Comune di Vermiglio e Regione Autonoma Trentino Alto-Adige
IN COLLABORAZIONE CON: Studio d’Arte Raffaelli, Trento

Sono due eventi bellici che hanno segnato la storia ad essere simbolicamente affiancati a Forte Strino sul Tonale: la Grande Guerra e l’esplosione di Hiroshima, di cui il 6 agosto ricorre il sessantesimo anniversario.

La volontà è quella di ricordare senza retorica un avvenimento che ha segnato in maniera indelebile la storia recente e si è fissato con forza nel nostro immaginario. Senza evocare gli spettri del passato, ma vivendo il presente e comunicando le urgenze e le tensioni costanti della nostra realtà attuale.

Protagoniste sono la poesia di LUIGI ZOPPELLO, recitata attraverso una modalità contemporanea, diretta, immediata nella sua capacità comunicativa; priva di impostazione precostituita, quasi un rap. In questo modo l’autore traduce il sentire attuale, la sensazione di continua mutevolezza e di incertezza che sono caratteristica della cultura odierna.

E l’intervento sonoro di XENJA PLASMA, tesa a campionare suoni del reale ed elaborarli creando un effetto di perdita dei punti di riferimento iniziali. L’idea è di rendere la potenza devastante e frastornante della bomba che si risolve in un momento di accecante silenzio, un silenzio assoluto.

Intanto all’esterno sventolano le tre BANDIERE BIANCHE installate da STEFANO CAGOL sui pennoni sostituendo quelle nazionali. Di fronte a una situazione di conflitto che continua nel tempo, senza soluzione di continuità, non resta che la RESA. Una bandiera che Cagol ha sventolato alla Biennale di Venezia (www.white-flags.com) e sventolerà in altri luoghi dell’arte e in questo caso significativamente in un luogo dove la guerra c’è stata.

L’occasione è data infatti dalla mostra “Atomicwerk” di Stefano Cagol che, attraverso installazioni, opere video e fotografiche, si sviluppa all’interno del significativo spazio del forte del secolo scorso attorno al tema della boma atomica. A sua volta il progetto dell’artista è collegato, attraverso un gioco di contrasti e de-locations, alla mostra collettiva a cui partecipa in questi giorni a New York “Atomica”, a cura di Ombretta Agrò Andruff che firma anche il testo in catalogo della mostra di Vermiglio.

L'interesse di Cagol testimoniato dalla sua presente installazione, e di tanti altri artisti suoi contemporanei, dimostra infatti quanto questa tematica sia ancora attuale. Il pianeta sembra in maggiore pericolo ora di quanto lo sia mai stato negli anni '60. Il terrorismo, la proliferazione nucleare, la crisi nel Medio-Oriente e in Nord Corea hanno fatto tornare in vita, e giornalmente sulle testate dei quotidiani internazionali, lo spettro di un conflitto nucleare. In reazltà "non é cambiato nulla dagli anni della Guerra Fredda, dormiamo su un letto di armi totali, definitive, assolute, e chissá se realmente un giorno ce ne libereremo", afferma Cagol.

In particolare il video “ATOMICWERK” di Cagol sovrappone e mette in contrasto immagini documentaristiche riguardanti esperimenti atomici e le riprese di una ragazza che balla realizzate a Tokyo. In questo modo il Giappone della bomba atomica di ieri è mixato con il Giappone metropolitano e confuso di oggi.


organizzazione: Comitato Forte Strino - Comune di Vermiglio - in collaborazione con Studio d'Arte Raffaelli