Il giuoco delle parti

Teatro

La scuola va a teatro

Scuola secondaria di primo grado
Emit Flesti
Il giuoco delle parti
di Luigi Pirandello
con Alessio Dalla Costa, Massimo Lazzeri, Maria Rossi
luci di Marco Pegoretti
scenografie di Andrea Coppi
regia di Rocco Sestito

Lo spettacolo inizia con la prima scena dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, nella quale una compagnia teatrale sta iniziando le prove della seconda scena del “Giuoco delle parti”. Prendendo spunto dal meccanismo del “Teatro nel Teatro”, caro a Pirandello, e utilizzando alcuni brani tratti da due piéces della trilogia con lo stesso nome, lo spettacolo prosegue mantenendo il medesimo meccanismo: gli attori “proveranno” le principali scene dello stesso testo.
Sul palcoscenico, in una scenografia abbozzata e non definita, che si rifà alla metafora dell’uovo, presente nel testo (il dentro è il contenuto, la vita, che si prende, “si beve”; il guscio è la forma vana ed esteriore delle cose, che va “buttata via”), si confronteranno solo i tre personaggi principali, Leone Gala, Silia Gala e Guido Avanzi, mentre le parti degli altri personaggi, come del resto le didascalie o i riassunti della trama necessari per fare avanzare la vicenda, saranno recitati e/o letti dal regista, dal capocomico che prenderemo a prestito dall’altra piéce della Trilogia, “Questa sera si recita a soggetto”, il dottor Hinkfuss. Questi, inoltre, soprattutto nella parte iniziale, si abbandonerà alle sue considerazioni sul teatro, la messinscena, il testo, gli attori: le tematiche care a Pirandello e che lo stesso vuole scandagliare con la sua Trilogia.
Il pubblico, senza minimamente essere degnato di attenzione da parte degli attori, quindi come se non esistesse, in pratica, assisterà a una prova del “Giuoco delle parti”, venendo così a conoscere dall’interno i meccanismi della messincena e la “magia” della trasformazione di quanto sta scritto in un copione in una delle tante possibili realtà teatrali.


organizzazione: Teatro delle Quisquilie