Il lago dei cigni

Danza
[ Coordinamento Teatrale Trentino]

Stagione di prosa di Cavalese e Tesero 2014/2015
Stagione di Danza

Balletto di Roma
Il lago dei cigni
coreografia e regia Fabrizio Monteverde
musiche P. I. Tchaikovsky
costumi Santi Rinciari
light designer Emanuele De Maria

Capolavoro del teatro di danza, perfetta sintesi di composizione coreografica accademica e “notturno” romantico, di chiarezza formale e inquietanti simbologie psicanalitiche, “Il lago dei cigni” è una fiaba senza “happy end” in cui i due protagonisti, Siegfrid e Odette, pagano con la vita l’amore che li lega, anche se vediamo i loro spiriti risorgere e avviarsi uniti verso una felicità ultraterrena.

Una di quelle «favole d’amore in cui si crede nella giovinezza», avrebbe detto un altro grande russo contemporaneo di Tchaikovsky, Anton Čechov, che nel 1887 scrive l’atto unico Il canto del cigno, in cui un attore ormai vecchio e malato, «con l’anima fredda e buia come una cantina», ripercorre in modo struggente i grandi ruoli interpretati nella sua lunga carriera. Con una dichiarata derivazione intellettuale dal grande commediografo russo, questa coreografia di Fabrizio Monteverde mette in scena un gruppo di anziani danzatori che provano un’eventuale messa in scena de “Il lago dei cigni” come “inevitabile” percorso memoriale d’arte e di vita, tentando (invano?), o meglio, illudendosi (ricerca dell’happy end) di vincere la battaglia contro gli anni con la sola cosa che possono – e forse sanno – fare. Uno spettacolo dove si mescolano teatro, immagine e, ovviamente, danza – questo “Il lago dei cigni/Canto del cigno” scava in quella zona neutra e incolore in cui l’interprete si fa, misteriosamente, personaggio, lasciandosi alle spalle volgarità e minuzie della vita quotidiana per ritrovarle, in un inquietante automatismo, ogni sera subito dopo il calare del sipario. Costante, ininterrotta ricerca che – come tutta l’arte – non conosce traguardo, allo stesso modo del personaggio bifronte di Odette/Odile, creato per una ballerina “bianca e buona” ma anche “nera e perfida”, nonché metà principessa e metà cigno, in una perenne metamorfosi che non giunge mai (ed è questa l’autentica, geniale invenzione coreografica del balletto) al pieno compimento-metafora, per l’appunto, dell’arte stessa.

Costi

Intero € 12
Ridotto convenzioni € 10
Ridotto generico € 8
Ridotto scuole di danza € 5


organizzazione: Coordinamento Teatrale Trentino - Comuni di Cavalese e Tesero