Il lungo esodo
RS Produzioni
con un attore e un ballerino in occasione del “Giorno del Ricordo” per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra
foto Giorgio Cottini
All’indomani del trattato di pace del 10 febbraio 1947, in cui l’Istria e le Isole Quarnerine venivano annesse alla Jugoslavia, l’esercito di Tito iniziò un processo di epurazione politica che costrinse più di duecentocinquantamila uomini, donne e bambini a fuggire dalle loro case e a cercare fortuna in Italia e oltreoceano. Dall’Istria alla Dalmazia, queste comunità italiane furono strappate a forza, quasi totalmente cancellate. fu come se un pezzo d’Italia sprofondasse e non fosse mai esistito. Una messa in scena dove, accanto alla fredda documentazione storica, si dà voce al racconto vivido degli orrori e delle violenze tratti dalle dirette testimonianze degli esuli. Un viaggio verso il ricordo di un passato da non dimenticare.
La lettura-spettacolo gioca sulle suggestioni, su effetti di luce e di immagine. Le parole sono già le padrone delle emozioni, e su queste sono incentrate le scelte registiche.
La volontà di rappresentare in maniera non scontata un periodo storico che spesso viene messo da parte. Una colonna sonora che ne esalta il valore. Il tutto mantenendo il giusto equilibrio, una sobrietà di fondo calibrata in ogni minimo particolare.
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