Il matrimonio di Lorna

Cinema

Effetto Notte. Cineforum 2008/2009

Titolo originale Le Silence de Lorna
Paese di produzione Belgio,
Gran Bretagna, Francia Italia
Anno 2008
Durata 105 minuti
Regia Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Interpreti Fabrizio Rongione (Fabio), Alban Ukaj (Sokol), Morgan Marinne (Spirou), Anton Yakovlev (Andrei), Mireille Bailly (Monique Sobel), Grigori Manoukov (Kostia)
Soggetto e sceneggiatura Jean-Pierre
Dardenne, Luc Dardenne
Produzione Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Distribuzione Gemini Film GmbH & Co. KG
Montaggio Marie-Hélène Dozo

Sette film all’attivo e sette volte a Cannes, Jean-Pierre e Luc Dardenne confermano lo stile di sempre: argomento sordido, sguardo profondamente umanistico, volontà di comprendere, anziché giudicare. Complice in un matrimonio bianco con un tossicomane, Claudy (la sua nuova nazionalità belga le permetterà di sposare, in seconde nozze, un mafioso russo), l’immigrata albanese Lorna prova pietà per il fragile marito, ma non al punto di proteggerlo dal delinquente con cui si è associata. Rischierà tutto, invece, per salvare il bambino concepito nell’unico rapporto avuto col giovane. Dei fratelli valloni, due volte laureati con la Palma d’oro (1999 e 2005), Il silenzio di Lorna è un film d’alto profilo; capace, nella sua amarezza, di farti identificare nei personaggi grazie a quel modo - peculiare dei registi - d’inquadrarli dappresso, di lato, di spalle, con una serie di semi-soggettive che ti costringono a entrare nella loro pelle.
Brava la sconosciuta albanese Arta Dobroshi; struggente l’attore-feticcio del duo, Jérémie Renier. Adesso c’è da augurarsi che qualcuno non voglia farne un manifesto antiabortista: i Dardenne hanno sempre creduto nella sacralità laica dell’essere genitori, la religione non c’entra per niente.
In concorso al 61esimo festival di Cannes


organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"