Il padre

Teatro

Stagione di Prosa di Bolzano 2006/2007
La Grande Prosa

Compagnia del Arena del Sole Teatro Stabile di Bologna
Il padre
di August Strindberg
traduzione Luciano Codignola
regia Massimo Castri
scene e costumi Maurizio Balò
luci Gigi Saccomandi
con Umberto Orsini, Manuela Mandracchia
Emilia Romagna Teatro Fondazione

Capolavoro drammaturgico incentrato
sul rapporto uomo-donna

Umberto Orsini e Massimo Castri si incontrano per la prima volta sulla scena nel nome del grande drammaturgo svedese August Strindberg. Dopo diversi allestimenti dell’altro grande autore scandinavo Ibsen (tra cui i recenti “Spettri” e “John Gabriel Borkmann”), Castri si accosta al suo alter-ego con un testo, Il padre, scritto nel 1887, che può essere letto come la risposta polemica al celebre “Casa di bambola”. Se Ibsen infatti, nel suo dramma più noto, guarda al femminismo con gli occhi della donna oppressa, Nora, che alla fine decide di abbandonare il tetto coniugale per trovare la libertà, Strindberg, con un atteggiamento che, allora come oggi, può apparire “non politicamente corretto”, descrive lo sconvolgimento che la liberazione femminile porta nella figura maschile ed analizza le futili mitologie su cui si basa il secolare dominio del maschio sull’altro sesso.

Un capitano di cavalleria, colto, ateo e dedito a studi scientifici, è in disaccordo con la moglie Laura sull’educazione da impartire alla figlia. Egli vorrebbe farne un’insegnante, lavoro che si addice ad una donna, mentre la moglie vorrebbe assecondarne le ambizioni artistiche, ridicolizzate dal padre. Basta che la volitiva Laura instilli nel marito il semplice dubbio che egli potrebbe anche non essere il padre naturale della propria figlia, per far crollare il suo mondo razionale, che si basa sull’idea stessa di paternità quale fondamento del potere sulla famiglia e nella società.

Con quest’opera, Strindberg si era prefisso di elaborare una drammaturgia ispirata ai principi del naturalismo francese. Ma egli era, per sua stessa natura, molto oltre il naturalismo, venendo poi considerato un maestro dagli Espressionisti come dai creatori del Teatro dell’Assurdo.

Friedrich Nietzsche salutò Il padre come un lavoro eccezionale e scrisse a Strindberg di aver letto due volte il testo “con profonda commozione e con eccezionale sorpresa” e lo giudicò “un capolavoro di dura psicologia”. Chi meglio del cantore della “morte di Dio” e della “trasmutazione di tutti i valori” poteva apprezzare questo crudo e preveggente affresco del tramonto dell’Occidente?

Lo spettacolo, un allestimento grandioso e curato come sempre nei minimi dettagli da un regista di assoluto valore come Massimo Castri, può contare sull’interpretazione di un attore come Umberto Orsini che svetta nel manipolo ormai sparuto degli ultimi grandi interpreti della scena italiana.

Informazioni sulla prevendita

Orario cassa: Nuovo Teatro Comunale di Bolzano
da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00, sabato dalle 10.00 alle 13.00
telefono: 0471 30 41 30