Il paesaggio della Val del Chiese, tra passato e presente

Convegno

Il paesaggio della Val del Chiese, tra passato e presente

Marco Zulberti - voce narrante
Alfonso Masi – attore
Letture storiche da “La guida delle Giudicarie” di Cesare Battisti e dalla “Statistica del Trentino” di Agostino Perini

In occasione della Festività di San Antonio Abate, patrono della frazione di Quatinago, il Gruppo Culturale "Quatar Sorele" di Cimego organizza una serata di letture e immagini "storiche" con al centro la metamorfosi del paesaggio. Proprio l'occasione della festività di San Antonio che secondo la leggenda protesse il borgo dall'incendio scoppiato in seguito al bombardamento austriaco dal Forte Cariola e distrusso il resto del paese, ci permette di partire dal borgo

medievale di Quartinago che negli ultimi anni è diventato un polo di attrazione nella Valle del Chiese, con il Museo di Usi e Costumi di Casa Marascalchi, la Festa delle Polente con le rievocazioni della Storia di fra Dolcino e il ballo delle Streghe, con il Sentiero Etnografico del Rio Caino tra le trincee italiane della Grande Guerra.

Questo insieme straordinario di storia e paesaggio ha ispirato Marco Zulberti, il Presidente storico del Gruppo Culturale, il recupero di molte fotografie e cartoline storiche che riguardano le Giudicarie e seguendo la traccia della Guida delle Giudicarie di Cesare Battisti, risalente al 1909 e alla Statistica del Trentino di Agostino Perini, grazie alla voce dell'attore Alfonso Masi di Trento. Dalle rocce a strapiombo sul Sarca, a quelle della Rocca di Anfo sul lago Idro, a quelle del Brenta, rievocare le immagini delle Giudicarie a partire dalla Val del Chiese, e in particolare dei paesi che facevano parte della Pieve di Condino rievocando l'importanza delle strade, delle fiere e dei rapporti economici tra i paesi che hanno caratterizzato l'economia delle nostre valli per secoli.

L'intenzione è quella di risvegliare la sensibilità sul rapporto tra bellezza del paesaggio ed economia in funzione di quella vocazione turistica che la Valle del Chiese aveva fin dall'Ottocento quando negli anni Trenta giungevano i turisti da Milano ben prima che salissero a Madonna di Campiglio. Vocazione turistica che si lega a quella agricola e artigianale, che ha sempre rappresentato una fondamentale risorsa economica oggi drasticamente ridotta rispetto alle altre valli trentine.

"L'idea di questa serata" - afferma Marco Zulberti - "alberga da sempre nella mia mente, fin da quando vedevo espandersi dappertutto aree industriali, artigianali e residenziali, occupando i terreni storicamente più fertili, i campi più belli e redditizi. Ero colpito dalla facilità con cui un tecnico, o una giunta comunale potesse stravolgere la storia secolare di un territorio, sulla scia di un liberismo sfrenato autorizzato dalla politica solo per semplici calcoli elettorali. Mi attendevo quindi la crisi, era evidente che si stava procedendo contro natura e il paesaggio, colto con un semplice sguardo sull'orizzonte rievocato dalla canzone "Il Vecchio e un bambino" di Guccini mostra tutte le sue ferite. Rievocare la bellezza del tempo passato e proiettarla nel futuro è l'intento che ho cercato di raccontare in questa serata, recuperando anche l'economico che giace nei beni naturali della nostra natura montana". Con questa serata tenuta inoltre in una ricorrenza molto sentita dai vecchi cimeghesi, che proprio il 17 gennaio rientravano con le vacche dalle stalle della montagna dove avevano consumato il fieno tagliato nell'estate e la banda suonava tra lo sparo dei "mùlter" al carburo, e il vin brulè, e iniziava il carnevale. "Vorrei con questa serata terminare il mio ciclo di presidenza del Gruppo Culturale "Quatar Sorele", avviando qualche nuovo progetto di cui parlerò solo dopo le nuove elezioni che si terranno a giugno.


organizzazione: Gruppo Culturale "Quatar Sorele" di Cimego