Il pasto nudo
G.B./Canada, 1991
Titolo originale: Naked Lunch
Genere: Fantascienza
Durata: 115'
Regia: David Cronenberg
Cast: Peter Weller, Judy Davis, Ian Holm, Julian Sands, Roy Scheider
Dopo aver ucciso, sotto l'effetto di una potente droga, la moglie Joan, William Lee, derattizzatore e aspirante scrittore in crisi di ispirazione, fugge da New York e si rifugia nella labirintica "Interzone", avveniristica città libera, ricettacolo di sbandati e di spie, dove spadroneggia il sadico torturatore dottor Benway. In questa sorta di Casablanca del vizio e della violenza, Lee cade in balìa di ogni specie di allucinazione: macchine per scrivere che si trasformano in insetti, esseri umani deformi, orribili fenomeni di mutazione - i misteriosi "Mugwumps" - lo spingono verso lo scrittore Frost - la moglie del quale è una sosia della sua Joan ed ha il suo stesso nome - e verso il giovane Kiki, con il quale intreccia una sofferta relazione omosessuale. Preda della disperazione e della paura, Lee tenta di fuggire da "Interzone" assieme a Joan Frost, ma, catturato, è costretto a ripetere l'omicidio della donna e a rientrare nelle sue disperazioni e nelle sue paure.
Il film, frutto di un lavoro durato più di sette anni e di una lunga frequentazione del regista con lo scrittore Burroughs, doveva essere girato in parte a Tangeri, ma la "guerra del Golfo" dirottò la troupe negli studi di Toronto dove si preferì ricostruire gli esterni.
Nella pellicola viene raccontata (nel romanzo la vicenda non è citata) la morte della moglie dello scrittore, così come realmente accaduta: sotto effetto della droga la donna si era prestata a fare da bersaglio in una tragica parodia alla Guglielmo Tell.
Il pasto nudo tenta l'ambiziosa (e forse impossibile) operazione di tradurre sullo schermo l'opera trasgressiva ed autobiografica di William Burroughs, considerata uno dei manifesti più rappresentativi di quella corrente artistica battezzata "beat generation" da Jack Kerouac. Il risultato (che, peraltro, ha diviso la critica e il pubblico) va ben oltre l'apparente e formale mix - pure a tratti geniale - di tematiche horror, fantascienza, noir e dramma. L'"Interzone" di Cronenberg è una amara metafora della società americana: viva, universale e fagocitante come un organismo malato, si frammenta nei corpi tragici o grotteschi dell'incubo esistenziale ma conserva la logica aberrante di un sistema repressivo che obbliga l'individuo a pagare duramente i dubbi e le ansie di una crisi artistica o di una impotenza sessuale, la ricerca della propria identità, il delitto di una riappropriazione della parola, il peccato della solitudine. Attraverso Burroughs, Cronenberg racconta di una strisciante violenza sotterranea che ispira e muove le relazioni sociali e di una lacerante utopia liberatoria collocabile soltanto nel rifiuto e nella negazione.
Le proiezioni sono riservate ai possessori della tessera annuale 2003-2004 ( 5) del Circolo del Cinema Effetto Notte sottoscrivibile presso la biblioteca di Pergine in piazza Serra, la libreria Athena in via C. Battisti a Pergine e la libreria Punto Einaudi in piazza Mostra a Trento
organizzazione: Circolo del cinema "Effetto notte"